CUNEO - PNRR, cinque milioni e mezzo di euro per le "case popolari" della Granda

L'intervento più consistente riguarda Borgo San Dalmazzo, dove saranno destinati quattro milioni e mezzo

Marco Buttieri

18/01/2022 08:07

Dodici milioni di euro per l’edilizia residenziale pubblica: una somma cospicua che arriva dal Pnrr per interventi su quelle che un tempo si chiamavano “case popolari”. A tanto ammonta la cifra assegnata all’Atc Piemonte Sud che riguarda le province di Cuneo, Asti ed Alessandria, così suddivisi: 5,5 milioni circa per Cuneo, 4,5 per Alessandria e 2 per Asti. Una somma ingente è riservata alla Granda, dove l’intervento più consistente riguarda Borgo San Dalmazzo con un impegno di spesa previsto di 4 milioni e mezzo di euro. Gli altri due centri del Cuneese interessati sono: Mondovì (650 mila) e Racconigi (300 mila).
 
“Questo risultato – commenta il vicepresidente dell’Atc Piemonte Sud Marco Buttieri, che siede anche nella giunta nazionale di Federcasa – è frutto dell’ottimo lavoro di sinergia condotto tra Regione e Atc, che ha permesso di ottenere un plafond di 12 milioni di euro ripartito sulle tre province e che sarà equamente suddiviso dall’Atc per interventi in base alle reali esigenze del territorio”. “In provincia di Cuneo – aggiunge il saviglianese Buttieri - sono stati individuati vari interventi che saranno destinati a colmare le lacune presenti nell’edilizia residenziale pubblica delle “sette sorelle” sia in alcuni centro minori. Alcuni non sono ancora finanziati ma confidiamo che i fondi disponibili siano incrementati. Il più importante è quello che riguarda Borgo San Dalmazzo, dove saranno riqualificate 51 unità immobiliari che hanno urgente necessità di interventi strutturali, dovute alla vetustà degli immobili, la cui costruzione risale ad alcuni decenni fa. I tre citati sono già finanziati. Confidiamo, tramite altre risorse, di poter procedere ad ulteriori interventi”.
 
Buttieri si dichiara soddisfatto dei fondi ottenuti dal Pnrr e della loro allocazione: “Ringrazio gli uffici per l’approfondito lavoro di analisi condotto, sotto la guida del direttore e del presidente, che ha consentito l’individuazione dei fabbricati che necessitano di interventi urgenti. Il mondo delle “case popolari” ha la possibilità con queste misure straordinarie (Pnrr e superbonus 110%) di interventi radicali sul patrimonio. La prima positiva conseguenza sarà un risparmio energetico, preziosissimo per le famiglie in difficoltà specie in questa congiuntura nella quale il costo dell’energia sta subendo un’impennata senza precedenti”. Era dai tempi del vecchio Piano Case Fanfani degli anni ’60 e del Piano Regionale 10.000 alloggi, osserva il vicepresidente Atc, che le Aziende Territoriali della Casa non disponevano di così tante risorse: “Sarà nostra premura – conclude Buttieri - impiegarle con il massimo di attenzione e con un criterio che abbia come parametri imprescindibili la reale necessità e il buon senso”.

c.s.

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