“Franco ha ricevuto la notizia del premio ed è contento”. La notizia, arrivata nella casa di riposo “Mons. Calandri”, è quella della premiazione di “Grazie al cielo” di Remo Schellino, con una menzione speciale per il miglior film sulle Alpi al 28° Film Festival della Lessinia, che si tiene a Borgo Chiesanuova, nella provincia di

Verona. Franco è il protagonista del documentario del regista e produttore fariglianese, quel Franco Dalmasso soprannominato “Politica”, con riferimento al pacifismo e alla partecipazione alle comuni degli anni ‘60 -’70, che ha vissuto per trentotto anni in un bosco, occupando l’esterno di un’abitazione e dormendo sul ballatoio all’aperto, addormentandosi in ogni stagione guardando le stelle. "Grazie al cielo è la storia di un uomo che cerca se stesso e che porta avanti una ricerca spirituale, nonostante la sua posizione anticlericale, un San Francesco laico che si spoglia del superfluo per tornare all’essenza e cercare una vita migliore a contatto con la natura”, spiega Schellino. Un film poetico che ritrae un uomo che ha cercato le risposte a domande esistenziali e metafisiche nella na- tura, un uomo che non è un eremita che rifiuta il mondo o un guru, come a volte è stato descritto. La sua scelta non è stata di isolarsi ma di vivere in modo più autenti-

co in un bosco, a contatto con la natura. Qui riceveva spesso visite di amici e quando scendeva in paese si fermava volentieri a chiacchierare con chi conosceva.

“Per sette anni sono andato a trovare Franco. Nei nostri incontri abbiamo parlato tanto e siamo diventati amici. Ci ponevamo domande e discutevamo. Nessuno dei due aveva certezze ma lui con la sua scelta di vita, non un paradigma, era in pace con se stesso e lo trasmetteva. Con il film volevo capire il motivo di questa scelta ed entrare in questa dimensione mi ha dato una grande serenità. Franco mi ha insegnato l’importanza della coerenza delle proprie idee, senza mai imporle, e il rispetto per l’altro”.