Continuano numerose le iniziative dell’Auser. Innanzitutto si è tenuto l’incontro con Nadia Benni, svoltosi lunedì 24 novembre scorso presso la Casa del Quartiere Donatello, che ha visto una buona partecipazione di pubblico. Si trattava dell’undicesimo incontro organizzato da Auser Cuneo e Vallate all’interno dello spazio settimanale dedicato all’Ambulatorio medico-infermieristico dell’Auser che si svolge tutti i lunedì dalle ore 16 alle ore 17. Nadia Benni è stata chiamata per presentare il suo libro “Lo sfregio 2065” (edito da Primalpe). Si tratta di un romanzo che paventa un futuro probabile e verosimile, fatto di guerre, violenze, disastri ambientali, cambiamenti climatici, siccità, sfruttamento. L’anno 2065 è stato scelto dalla professoressa Benni perché a quella data i suoi alunni avranno un’età intorno ai 60-70 anni e potrebbero vivere una vecchiaia senza più un’assistenza sanitaria degna di quel nome, senza trattamenti pensionistici, senza insomma tutto quello che consente una vita dignitosa. Tutto questo frutto di politiche attuali sbagliate, che peggiorano le cose sino ad un punto di probabile non ritorno. Ma, ha ribadito più volte l’autrice, la natura dovrebbe avere la forza per obbligarci a cambiare. Le numerose domande dal pubblico hanno sottolineato diversi aspetti tra cui la forza rivoluzionaria di San Francesco, capace di proporre una vita armoniosa fra esseri umani e creato. Altri interventi hanno sottolineato quanto sia importante non fare finta che tutto vada bene, chiusi nel nostro egoismo e quanto sia necessario rifiutare la logica delle armi e dei conflitti. Il giorno dopo, martedì 25 novembre, si è svolto un corso di aggiornamento per volontari, organizzato dall’Auser provinciale di Cuneo in collaborazione con il Centro Servizi per il Volontariato di Cuneo. Il corso si è svolto (sia in presenza che in modalità da remoto) nel Salone della CGIL ed è stato tenuto da Enrico Piron della Presidenza nazionale Auser. I temi trattati sono stati la gestione della privacy durante le attività di centralino e di accompagnamento, il saper gestire il rapporto con chi si rivolge ai nostri servizi ed il rapporto con le nuove generazioni. Il salone era gremito di volontari provenienti dalle otto sedi Auser in provincia. La relazione è stata un lungo elenco di nuove normative che regolano l’attività di volontariato, alternato da esempi concreti in cui occorre tutelare la riservatezza dei dati che ci forniscono coloro che usufruiscono dei servizi o partecipano alle attività dell’Auser. Parecchie sono state le domande da parte del pubblico, a cui Piron ha saputo rispondere in modo semplice ma circostanziato. Si è percepito il cambiamento che sta avvenendo nell’Auser, dovuto a nuovi programmi digitali ed a nuove app che consentono un aggiornamento dei dati ed un miglioramento del lavoro svolto dai volontari, pur mantenendo centrale il rapporto umano per creare nei fatti un aiuto solidale ed un invecchiamento veramente attivo, che contrasti la solitudine, sempre più dilagante. A dicembre, e precisamente giovedì 11 a Fossano, ci sarà l’ultima fase del corso di aggiornamento in cui si affronterà la gestione di eventuali malori dei nostri utenti soprattutto durante gli accompagnamenti.