CUNEO - Presentato nel Cuneese il docufilm sulla vita del pilota Marco Simoncelli, morto in pista a 24 anni

Il documentario diretto dalla regista monregalese Alice Filippi è stato proiettato a Bra e Cuneo

Redazione 03/01/2022 09:13

 
Martedì 28 e mercoledì 29 dicembre 2021 si è tenuta a Bra e a Cuneo la proiezione di “SIC”, documentario sulla vita di Marco Simoncelli, prodotto da Sky, Freemantle Italy e Mowe e diretto dalla regista monregalese Alice Filippi. La Filippi e lo sceneggiatore Francesco Scarrone (monregalese anche lui, che ha scritto il film insieme alla regista e Vanessa Picciarelli) hanno preso parte alle proiezioni del film e condiviso la loro esperienza con il pubblico presente.
 
“Innanzitutto, ci tengo a ringraziare tutti i presenti per essere qui questa sera – ha dichiarato la Filippi – è bello avere la possibilità per un documentario di essere proiettato al cinema, occasione di fruizione condivisa. Questo è un progetto che nasce sette anni fa dall’idea di Roberta Trovato, la prima produttrice di questo progetto, che per prima ha pensato di raccontare la storia di Marco, riuscendo ad ottenere l’esclusiva e soprattutto la fiducia del padre Paolo”.
 
“È un progetto che mi ha appassionato fin da subito – ha continuato la Filippi – perché non solo conoscevo bene questa storia ma perché arrivo da una famiglia dove i motori sono all’ordine del giorno. Mio papà è stato campione italiano di Rally e mio fratello è un pilota; perciò, fin da piccola sono sempre andata a vedere gare di moto e so quello che può passare per la testa di un pilota quando corre”.
 
“Sono contento di essere qui – ha proseguito Francesco Scarrone, il co-sceneggiatore – perché mi fa piacere raccontare storie che arrivano dalla provincia e che ne raccontano la storia della provincia, proprio come quella di Marco. Quando abbiamo iniziato questo progetto ci siamo chiesti quale fosse il modo migliore per raccontare Marco in un film/documentario dove materiali in archivio e finzione potessero coesistere. Alcune parti del documentario, infatti, riportano scene che abbiamo ricreato con degli attori in un ambiente molto più onirico rispetto a quello dei video in archivio. La cosa più complicata per noi è stata immaginare cosa lui avesse vissuto in un periodo particolare della sua vita, che va dal 2006 al 2008. Leggendo la sua biografia abbiamo individuato che questi anni, dove Simoncelli passò dalla 125cc alla 250cc, furono di grandissima importanza per lui e per la sua carriera, ed è per questo motivo che nel documentario abbiamo deciso di raccontarli con estrema accuratezza. Questo progetto è stato un lavoro che abbiamo voluto fare per rendere omaggio a Marco e dare un bel ricordo della bellissima persona che era, per questo siamo felici che alla famiglia di Marco soprattutto, sia piaciuto così tanto”

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