CUNEO - Quando parlare di disturbi alimentari, menarca e menopausa diventa cool e naturale

L’assessore Icardi a Cuneo ha tenuto a battesimo la prima edizione di “Theia, la salute delle donne dall’adolescenza alla menopausa” di Isabella Bodino

Chiara Carlini 20/04/2024 19:11

“Differenze di genere tra uomini e donne richiedono soluzioni diverse. Cosi come maschi e femmine rispondono diversamente a terapie e farmaci e noi in Regione Piemonte siamo stati i primi a formalizzare queste percorsi di cura che tengano conto di queste specificità”. Così Luigi Icardi, assessore alla Salute della Regione Piemonte, aprendo i lavori della convention “Theia la salute delle donne dall’adolescenza alla menopausa” che si è svolta questo pomeriggio, sabato 20 aprile, a Cuneo, ospite della splendida sala incontri del Rondò dei Talenti della fondazione CRC con l'avvocato Enrico Collidà, presidente vicario che ha portato i saluti della fondazione.
 
Un ciclo di tre incontri con professionisti di settore che affrontano numerose tematiche, dai disturbi alimentari ai passaggi femminili di vita quali menarca e menopausa, promosso dalla dott.ssa Isabella Bodino, counselor e sessuologa clinica, fondatrice del centro Mirya di Cuneo. Theia, come spiega la stessa Bodino presentando l'iniziativa insieme all’assessore Icardi, “è il pianeta che oltre 4 miliardi di anni fa ha colpito la terra e frantumandosi, ha avvolto la terra con una nube di detriti e vapore che compattandosi hanno dato vita alla luna”. E proprio il dono della luna è la metafora con la quale la sessuologa spiega alle adolescenti che partecipano ai suoi incontri, la preziosità del cambiamento del corpo delle donne quando arriva nelle loro vite il menarca. Questo il motivo della scelta di questo termine per dare il titolo al convegno.
 
La sala è gremita. Donne, uomini e anche adolescenti sono molto attenti e l'assessore sottolinea subito nel suo intervento di apertura, l’attenzione costante che le istituzioni regionali hanno sempre dato ai disturbi dell’alimentazione: “Un problema che oggi, dopo il periodo pandemico, presenta dati sempre più allarmanti con percentuali di incidenza quasi raddoppiate. L’anoressia, insieme anche alle varie forme di bulimia, è diventata la seconda causa di morte per i ragazzi tra i 10 e i 25 anni di età. Problema che si sta allineando, sempre più, su entrambi i generi e per il quale in Piemonte abbiamo investito decine di milioni di euro per l’aiuto psicologico”.
 
E sugli incontri che seguiranno nel pomeriggio del Rondò Icardi aggiunge, con un pizzico di ironia: “Posso dire di essere molto preparato anche sulle tematiche del femminile come menarca e menopausa, grazie ad una famiglia prettamente femminile. Due volte sposato, due suocere e tre figlie femmine. Parlarne e sostenere incontri come questo può essere molto utile per affrontare questi cambiamenti con una nuova consapevolezza”
 
Di giudizio, ovvero di pregiudizio, parla la dott.ssa Laura Monni, biologa nutrizionista, aprendo la tavola rotonda sull’alimentazione:“È un modo per stigmatizzare il problema con superficialità e ignoranza. Troppo spesso non si pensa alle conseguenze che certi frasi possono avere sui ragazzi afflitti da questa patologia. Troppo facile dire ‘ma perché non mangi e la smetti di far preoccupare la tua famiglia? Non si capisce - sottolinea - che chi soffre di disturbi alimentari vive un malessere suicida dentro se stesso”. Ma si può guarire, si chiede Monni: “Sì, certo, ma il fenomeno è in costante crescita e se non preso in tempo il recupero può essere davvero molto lungo e complicato. Educatori, nutrizionisti, psichiatri sono tutti professionisti coinvolti nel percorso di cura e che possono fornire quelle chiavi per la guarigione, ma la chiave che apre la porta della guarigione deve essere trovata dentro se stessi”.
 
È stata poi la volta della dott.ssa Martina Cussino, psicoterapeuta, che ha parlato dei disturbi dell’alimentazione dopo aver proiettato un video choc su una madre che sgrida e aggredisce la figlia sorpresa a vomitare. “Quando non si sa gestire un fenomeno come questo - spiega Cussino - la rabbia può essere una reazione spontanea, ma troppo spesso, può peggiorare una situazione di fragilità emotiva già grave”. Disturbi che, nell’età evolutiva, possono sorgere già intorno agli 8 anni. Come capire i segnali? “I fattori scatenanti sono molteplici - spiega la psicoterapeuta - genetici, psicologici, ambientali e socioculturali”. Individuare il problema è il primo passo, affidarsi a specialisti che possano identificare le cause, il passo successivo per il cammino verso la guarigione.
 
Successivamente la sala del Rondò dei Talenti ha ospitato il tema del menarca. Consapevolezza del corpo che cambia.  E ancora, gioco, spontaneità e autostima sono alcune delle parole chiave della dott.ssa Bodino in occasione del secondo incontro dal titolo “Il dono della luna” sull’importanza di prepararsi in maniera adeguata al menarca, a vivere il rituale delle mestruazioni con naturalezza: “Sono unica e non importa che corpo ho - dice Bodino - è il messaggio che dobbiamo trasmettere alle ragazzine che vivono il corpo che cambia e per il quale hanno aspettative dovute a cliché e mode del momento. Invece sono uniche, siamo tutte uniche”
 
Dal menarca si é poi passati a trattare il tema della "donna drago". Quell’età di profondi cambiamenti, e di rinascita della donna, che è la fase della menopausa. Quali fattori la influenzano, quanto dura e che conseguenze può avere sono alcune delle domande alle quali ha risposto la dott.ssa Valentina Bonetto, medico chirurgo anestesista ed esperta in agopuntura. “La progressione della menopausa, così come la gravidanza con i suoi nove mesi, non è immediata - dice Bonetto - ma avviene lungo un periodo medio-lungo che prepara la donna al profondo cambiamento che avviene nel proprio corpo”. E ancora: “Premenopausa, perimenopausa, menopausa e post menopausa sono gli stadi che vive ogni donna nell’assetto ormonale che affronta nei vari passaggi della vita in età adulta che va profondamente rispettata. Una fase complessa con sintomi e problematiche cardiovascolari,  di osteoporosi, di atrofia cutanea e depressione ad esempio, che possono essere prevenute e curate se affrontate in modo adeguato”.
 
Il pubblico si è alternato e ha partecipato con molte domande agli esperti che si sono succeduti sul palco, per un pomeriggio nel quale molto tabù “sul femminile” sono stati superati e tantissimi altri temi legati alla salute psicofisica delle donne sono stati affrontati con naturalezza e competenza.

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