BOVES - Questa sera il gran finale della Festa di Mellana di Boves

Lunedì 21 luglio, nei locali del Salone Parrocchiale, l’ultima occasione per vedere le esposizioni di Lorenzo Caula, Mario Procida, Mario Ambrosoli, Stefano Barale e Sandro Dutto

21/07/2025 14:50

Partita di corsa, come sempre, la festa di Mellana di Boves, la sera di venerdì 18 luglio, con la ventesima edizione della corsa podistica non competitiva di “Boves Run”, adatta anche ai bambini e camminatori, “Il giro della Mellana” (circa sette chilometri, omaggi a tutti i partecipanti), cui ha seguito la leggera ma ricca ed appetitosa  “Cena del corridore”. Nella serata sono state inaugurate le esposizioni e la musica è stata da “fiesta sudamericana”, con “Imperial Dance”. La sera dopo, sabato 19, apprezzata è stata la cena di pesce, tra antipasto e paella, prima dei profitterol, con serata di musica di dj Johnny Manfredi vocalist Parthenope. La domenica, dopo messa, la processione e momento di convivio frazionale, il pomeriggio è stato dedicato a giovani e giovanissimi; dopo “Vespro”, la festa resta religiosa, vi son stati giochi popolari e Ludobus, che han preceduto esibizione dello Yamato Judo Boves. Grande partecipazione vi è stata alla cena con i primi a scelta - ravioli, gnocchi, crepes - prima dei balli occitani con “Sondor” e Daniela Mandrile. Stasera, lunedì 21 si chiuderà con gara a petanque a sorteggio; si terrà la polentata, con spezzatino, salsiccia, formaggio a 10 euro, a partire dalle 20, con l’esibizione della scuola di ballo “Toni Dance”, alle 20.30, seguita dal concerto della orchestra Scacciapensieri, dalle 21.30. Tutte e quattro le sere, dalle 19 alle 19.30, è proposta la pinsa, la pizza alla romana, apprezzata negli ultimi anni (centinaia son sfornate ad ogni edizione). Questa sera, nei locali del Salone Parrocchiale, sarà l’ultimo momento ancora per vedere le esposizioni: Lorenzo Caula, pittore di San Giovenale di Peveragno, elegante paesaggista, con la sua personale “La poesia della natura”, Mario Procida con il suo “Un mondo di vetro”, opere nate da una vita trascorsa in quel settore, il ricordo dello storico collaboratore bovesano Mario Ambrosoli (“L’amore per il bello”), del pittore, presenza fissa in frazione, Stefano Barale, di Borgo San Dalmasso (“Uno sguardo naif”, la sua efficace chiave espressiva) e dello scultore dei Cerati Sandro Dutto (“Evocazioni”, opere dal suggestivo tocco pre-romano). Ricordo è anche per il gentile e disponibile collaboratore bovesano Francesco “Franco” Cerato.
 
L’affiatato gruppo delle “Ragazze dell’Oratorio” proporrà ancora il suo nuovo capitolo di “Microstoria locale”, incentrando l’attenzione, con fotografie di Giorgio Dalmasso, sui “Per Grazia Ricevuta”, gli Ex voto, di cui il locale santuario mariano vanta bella galleria, accanto a quelli che parlan di guarigioni da malattie e scampati pericoli in incidenti, colpiscono i tanti quadri offerti per ringraziare del ritorno da guerre, come quella del 1915-18, la “Prima Guerra Mondiale”, la “Grande Guerra”. La grande curiosità della galleria è la citazione di un incidente cui si scampò durante la costruzione, di inizio Novecento, del Santuario stesso. Questa iniziativa, capace di unire cultura e religiosità, vivrà il suo ultimo momento sabato 26 luglio, con visita guidata alle 19.15, dopo la “Supplica” alle 17.30 e la Messa alle 18.30.

c.s.

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