ROBILANTE - Robilante, i professori di musica mandano in pensione il flauto per fare spazio alle tastiere

Con il nuovo strumento è più facile mantenere le distanze, inoltre stimola la creatività dei ragazzi

Redazione 07/12/2020 16:49

 
 
"Basta flauti, ora le tastiere". Slogan pubblicitario per un noto negozio di strumenti musicali? Assolutamente no, ma è quello che succede nelle scuole secondarie dell’I.C di Robilante, dove la dirigente Renata Varrone ha approvato con entusiasmo l’idea dei professori Federico Galvagno e Emanuele Utzeri.
Tutto nasce dalla normativa Covid-19 che prevede tra le misure di contenimento per l’emergenza epidemiologica, l’impossibilità di utilizzare i flauti dolci nelle attività pratiche di musica; non sarebbe stato possibile mantenere un’adeguata distanza interpersonale in classe e lavorare all’aperto sarebbe stato troppo vincolato dalle condizioni ambientali e così dovevamo trovare un’alternativa", afferma lo stesso Galvagno.
 
I due professori, quindi si confrontano tra di loro e optano per l’uso delle tastiere da due ottave, vuoi per le dimensioni ridotte e vuoi per le maggiori opportunità che offre a livello didattico rispetto al flauto, essendo uno strumento polifonico; l’idea dello strumento c’era, mancava l’approvazione della dirigente e del Consiglio d’Istituto.
 
“Il Consiglio si è subito dimostrato favorevole, anche perché questo cambio di strumento porta maggiori stimolazioni agli alunni; la pianola è uno strumento più versatile e credo che spinga maggiormente i ragazzi al “fare musica” in modo più attivo e creativo. Ringrazio davvero a nome di tutti membri, i professori che si sono accollati l’onere di fare un balzo così importante, ma questo è un grande cambiamento scolastico”, ribadisce il vice presidente del Consiglio, Manuel Risso.
 
Fu così che il cambiamento è avvenuto e da alcune settimane tutti i ragazzi delle scuole secondarie dell’I.C di Robilante hanno la loro tastiera personale in comodato d’uso, strumento che verrà restituito alla scuola alla fine del percorso scolastico.
 
“Questo è sicuramente un progetto innovativo e inclusivo, che guarda al futuro perché dà la possibilità a tutti di approfondire la musica come linguaggio espressivo, pur non avendo nel nostro istituto l’indirizzo musicale; ringrazio davvero i professori per il loro impegno e il Consiglio d’Istituto per averci dato la loro approvazione per questo importante cambiamento”, conclude la dirigente scolastica Renata Varrone.
 
Ora in tutte la vallate dell’Istituto suonano 230 tastiere, per un concerto a distanza davvero unico nel suo genere.
 

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