BUSCA - Sabato a Busca anche l'assessore regionale Valmaggia

In occasione del convegno di presentazione del progetto 'Busca città cardioprotetta'

28/11/2017 11:31

Sabato 2 dicembre, a partire dalle 8.30, al teatro Civico di Busca, ci sarà anche l’assessore regionale, Alberto Valmaggia insieme al sindaco, Marco Gallo, a inaugurare il convegno e il progetto “Persone di cuore. Busca città cardioprotetta”. Si tratta di una buona pratica nel campo della prevenzione medica grazie alla quale sono già attive 11 postazioni salvavita sul territorio comunale (8 all’interno del contesto urbano e 3 nelle frazioni di San Giuseppe, Castelletto e San Chiaffredo), con l’installazione di altrettanti defibrillatori automatici esterni (Dae): pubblici e utilizzabili da tutti,  24 ore su 24. Ma, oltre alle postazioni, il progetto  ha consentito, attraverso un Piano di formazione continua, di abilitare all’uso dello strumento e alle tecniche delle manovre di rianimazione ben 150 volontari del soccorso e 300 residenti fra insegnanti, sportivi, commercianti, operatori delle Forze dell’Ordine e cittadini. E altri corsi periodici, indicativamente uno al mese, sono in programma nel prossimo futuro, in modo da promuovere capillarmente la cultura del primo soccorso. Il progetto, ideato e portato avanti dal giovane consigliere comunale e studente di Medicina, Jacopo Giamello, non ha avuto costi per l’Ente locale, ma è stato spesato dagli sponsor privati.
Il progetto verrà presentato da Giamello nel corso del convegno “Una città cardioprotetta: la risposta della comunità salva la vita”, organizzato con il patrocinio degli Ordini professionali dei medici e degli infermieri, della Regione Piemonte, della Provincia di Cuneo, dell’Ospedale Santa Croce e Carle e dell’Asl Cn1. Ma, durante la mattinata, si parlerà anche dell’importanza dei programmi per salvare la vita delle persone colpite da arresto cardiaco.
“Sono molto  soddisfatto - dice l’assessore Valmaggia - del progetto portato avanti da Busca e dal suo giovane consigliere comunale. Si tratta di una buona pratica, che potrebbe essere copiata anche da altre città per salvare la vita alle persone nei casi di emergenza cardiaca”. 

c.s.

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