Il 24 e 25 settembre scorsi, Pinuccia Carena, DPO (Data Protection Officer) dell’Asl CN1 ha tenuto un duplice intervento dal titolo "Sanità digitale e intelligenza artificiale: il punto di vista del DPO" al convegno organizzato da Estar Toscana presso l’Azienda Ospedaliera Universitaria Careggi di Firenze. Il tema del convegno "Innovazione tecnologica: le sfide tecnologiche di ESTAR" aveva l’obiettivo di affrontare problematiche rilevanti nell'ambito della sanità digitale e delle competenze richieste dall'intelligenza artificiale all'applicazione dei requisiti di sicurezza previsti dalla Direttiva europea NIS2. Nel corso dell’evento sono stati toccati diversi temi dello sviluppo attuale, richiesto dal punto di vista sia dei sistemi regionali (a cui hanno fatto riferimento Mario Del Vecchio dell'Università di Firenze e Patrizio Armeni della SDA Bocconi), sia degli aspetti più tecnologici e di sicurezza. La presentazione della dottoressa Carena è stata particolarmente apprezzata per le sottolineature sul ruolo del DPO quale facilitatore nel nuovo contesto della sanità digitale, che richiede un cambiamento culturale e organizzativo, con una nuova governance sanitaria, che coinvolga tutti i professionisti del sistema, non soltanto i tecnici. Il DPO nasce come figura di garanzia in ambito privacy e ora diventa attore trasversale tra le norme, le tecnologie, la governance e l'innovazione, promuovendo la cultura di un approccio consapevole al rischio sotteso nelle nuove tecnologie (vulnerabilità informatiche, bias algoritmici, conformità normativa complessa, trattamenti automatizzati, non trasparenza e difficoltà di controlli, possibili disuguaglianze). Un ruolo strategico nell'innovazione sostenibile, anche dal punto di vista dei diritti e delle libertà delle persone di cui si trattano i dati; un ponte tra legalità e innovazione, tra progresso e responsabilità, tra tecnologia e diritti. La nuova sanità digitale e l'utilizzo dell'Intelligenza Artificiale sono quindi una grande opportunità, ma anche una nuova sfida, che possono migliorare la Sanità ma devono avere un governo e una consapevolezza, inclusiva, multidisciplinare e trasparente a tutti i livelli.