BUSCA - Schermi d’autore, otto gemme per la chiusura di stagione al Cinema Lux di Busca

Da Perfect Days a Superluna, un ciclo di viaggi cinematografici in doppia serata al giovedì e venerdì. Ospiti i registi Edoardo Morabito e Federico Bondi

31/03/2024 18:35

Al Cinema Lux di Busca torna il cinema di qualità con la terza rassegna stagionale, quella primaverile, sempre votata alla ricerca della qualità in titoli di altissimo valore culturale. Otto viaggi in doppia serata nelle giornate del giovedì e del venerdì, alle ore 21. La rassegna stagionale si aprirà ufficialmente giovedì 11 e venerdì 12 aprile prossimi, con “Perfect days” dell’apprezzato regista tedesco Wim Wenders, presentato a Cannes e vincitore di due premi (Miglior Attore e Premio della Giuria Ecumenica): Hirayama sembra perfettamente soddisfatto della sua semplice vita di addetto alle pulizie dei bagni di Tokyo e si gode i suoi hobby lontano dal lavoro. Tuttavia, una serie di incontri inaspettati gli rivela gradualmente il suo passato.
 
Secondo appuntamento, giovedì 18 e venerdì 19 aprile prossimi, con la nuova opera del cineasta bolognese Giorgio Diritti, “Lubo”, presentato in Concorso all’ultima Mostra Internazionale di Arte Cinematografica di Venezia: nell'inverno del 1939, lo jenisch Lubo Moser, un artista di strada nomade, viene coscritto nell'esercito svizzero per proteggere i confini. In seguito scopre che in sua assenza la polizia ha preso i suoi tre figli e che sua moglie è morta. Tratto dal romanzo “Il seminatore”, il film può contare su una robusta interpretazione di Franz Rogowski. La settimana successiva, giovedì 25 e venerdì 26 aprile, in programma il film che è stato definito “Il migliore lavoro sul tema della Shoah dai tempi di Schindler’s List” dallo stesso Steven Spielberg, presentato a Cannes e vincitore del Premio Oscar per il Miglior Film Internazionale “La zona di interesse” di Jonathan Glazer con Sandra Huller: Rudolf Höß, comandante del campo di Auschwitz, sua moglie e i loro cinque figli trascorrono la propria quotidianità all'interno della cosiddetta area di interesse di circa 25 miglia attorno al campo, ciechi all'orrore che si sta consumando.
 
Quarto appuntamento con l’acclamata opera di uno dei registi più sorprendenti, Yorgos Lanthimos “Povere creature!”, giovedì 2 e venerdì 3 maggio prossimi: una giovane donna deceduta, Bella, viene riportata in vita da uno scienziato, il dottor Baxter. Scappa con un losco avvocato e vive avventure in diversi continenti. Un affresco in chiave steampunk insignito con quattro Premi Oscar, tra cui Miglior Attrice Protagonista per Emma Stone. Giro di boa giovedì 9 e venerdì 10 maggio con “L’avamposto”, sorprendente lavoro del regista Edoardo Morabito, presentato in anteprima alle Giornate degli Autori a Venezia: Christopher Clark è un eco-guerriero che nel cuore della foresta amazzonica ha creato il suo personale avamposto del progresso: una società utopica basata sull'equilibrio tra natura e tecnologia, gestito e preservato dagli abitanti della foresta.
 
Seguirà il film che vede l’esordio sul grande schermo di Deva Cassel, “La bella estate”, giovedì 16 e venerdì 17 maggio di Laura Luchetti: nel 1938, recatasi a Torino con il fratello per lavorare, Ginia incontra Amelia, modella per diversi pittori della città. Grazie a lei, Ginia conosce i pittori Rodrigues e Guido, innamorandosi di quest’ultimo. Tratto dal romanzo di Cesare Pavese. Settimo appuntamento, mercoledì 22 e venerdì 24 maggio, con il ritorno di Alice Rohrwacher, che dopo “Le meraviglie” e “Lazzaro felice”, chiude la riflessione con il nostro rapporto con il passato presentando “La chimera”, presentato all’80ma Mostra Internazionale di Arte Cinematografica di Venezia, con Josh O’Connor: Tuscia, anni ’80. Un giovane archeologo inglese si ritrova coinvolto in un pericoloso traffico di reperti antichi, finendo nel mondo clandestino, pieno di trappole dei tombaroli. Chiuderà il ciclo primaverile la nuova opera di Federico Bondi, già autore di “Dafne”, “Superluna”, giovedì 30 e venerdì 31 maggio, presentato nella sezione Alice nella città della Festa del Cinema di Roma: dopo una forte scossa di terremoto che non provoca vittime o danni ingenti, gli abitanti di Isola Rotonda sono costretti a lasciare le loro abitazioni per un periodo per andare vivere tutti insieme nelle tende della Protezione Civile.
 
Ospiti
 
Edoardo Morabito per il film “L’avamposto”
Montatore e regista catanese. Nel 2003 frequenta il corso di montaggio presso il Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma, con la docenza di Roberto Perpignani. Nel 2006 il cortometraggio di video arte Bicò viene presentato al Taormina Film Festival. Nel 2008 dirige il documentario Lo stretto obbligato, selezionato, tra gli altri, al Roma Film Festival. Dal 2009 è docente di montaggio presso l’Accademia delle Arti e delle Nuove Tecnologie di Roma. Nel 2013 vince il premio come Miglior Film al 31 TFF, sezione Italiana.doc, con il documentario I fantasmi di San Berillo. Con lo stesso progetto, precedentemente, ha vinto nel 2010 una menzione speciale al Premio Solinas. Con il lungometraggio di finzione Il provino, in collaborazione con Sicilia Film Commission e il documentario Il corso di sopravvivenza, è finalista nel 2014 al Premio Solinas Documentario per il Cinema. Come montatore di fiction e documentari ha montato, tra gli altri, il film Liberami di Federica di Giacomo, Miglior Film alla Mostra del Cinema di Venezia, sezione Orizzonti 2016. Belluscone. Una storia siciliana, di Franco Maresco, vincitore nel 2014 del Premio Speciale della Giuria alla Mostra del Cinema di Venezia, sezione Orizzonti, e del David di Donatello nel 2015 come Miglior Documentario Italiano. Sempre con Maresco ha montato Io sono Tony Scott. Ha montato inoltre opere prime di finzione tra le quali Il bambino di vetro di Federico Cruciani, selezionato al Festival di Roma. Dal 2018 insegna montaggio al CSC di Roma. È attualmente nelle sale con “L’avamposto”, presentato in anteprima alle Giornate degli autori all’80ma Mostra Internazionale di Arte Cinematografica di Venezia.
 
Federico Bondi per il film “Superluna”
Regista, sceneggiatore e montatore fiorentino. Laureato in Lettere e Filosofia presso l’Università degli Studi di Firenze, inizia la carriera come autore e regista di spot e documentari. “Mar Nero”, il suo primo lungometraggio di finzione, è in concorso internazionale nel 2008 al Festival del film Locarno dove ottiene tre premi: il Pardo d’oro alla migliore interprete femminile assegnato a Ilaria Occhini, il Premio della Giuria Ecumenica e il Premio della Giuria Giovani. Il film esce nelle sale cinematografiche italiane nel gennaio 2009. Nomination Nastro d'argento al miglior regista esordiente nel 2009. Nel febbraio 2015 esce al cinema il suo documentario “Educazione affettiva”. “Dafne”, del 2019, il suo secondo lungometraggio di finzione, viene presentato alla 69a Berlinale nella sezione Panorama, dove vince il Premio Fipresci (International Federation of Film Critics). Il film, nelle sale dal 21 marzo 2019, ottiene il Premio Speciale ai Nastri d’argento 2019 e viene selezionato agli EFA 2019 (European Film Awards). Tornerà nelle sale con la sua terza opera di lungometraggio di finzione, “Superluna”, presentato in anteprima nella sezione “Alice nella città” della Festa del Cinema di Roma.
 
Novità: Agenda Méliès 2027
Parte ufficialmente nella stagione 2023-24 l’iniziativa “Agenda Méliès 2027”, che si svilupperà nel successivo quinquennio, fino alla stagione 2027-28, stagione che vedrà la sala cinematografica cittadina compiere 70 anni (prima proiezione 8 dicembre 1957). Il Circolo Méliès vuole dunque omaggiare la pluridecennale attività della Sala, ma declinando l’attività con attenzione all’Agenda ONU 2030 (dalla quale conia anche l’ideale intento di “Agenda”).
 
L’Agenda ONU 2030 propone una serie di obiettivi interconnessi, chiamati SDG (Sustainable Development Goal - Obiettivi di Sviluppo Sostenibile), da vedersi come una strategia “per ottenere un futuro migliore e più sostenibile per tutti”. Il documento ufficiale titola “Trasformare il nostro mondo. L’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile” e riporta 17 obiettivi, dal benessere umano alla salute dei sistemi naturali, dallo sviluppo economico all’accesso all’acqua e all’energia, dal diritto alla salute al diritto all’istruzione. Il Circolo Méliès proporrà, nel corso della sua attività di sala, in occasione di rassegne ed eventi dedicati, 17 opere, tante quanti gli SGD indicati dall’ONU, per abbinare in un ideale connubio Cinema e Sostenibilità, Cinema e Futuro. Il primo titolo scelto per l’Agenda Méliès 2027 è “L’avamposto” di Edoardo Morabito, attento agli SDG 8 (Lavoro dignitoso e crescita economica), 11 (Città e comunità sostenibili), 13 (Lotta contro il cambiamento climatico) e 15 (Vita sulla terra).
 
Tariffe: l’accesso alle proiezioni sarà possibile come di consueto in modalità abbonamento a 18 euro (con tessera associativa ANCCI-Méliès in corso di validità per la stagione 2023-24 compresa nel prezzo dell'abbonamento stesso) o con il biglietto singolo fissato a 6 euro a spettacolo. È possibile sottoscrivere l'abbonamento direttamente in sala, in occasione degli spettacoli di rassegna. Confermati i servizi che ormai segnano la differenza del Circolo con le realtà simili: l'introduzione alla visione precedente la proiezione, la “ruota delle emozioni” applicata al cinema, la video-recensione in 180 secondi. Tante sorprese attendono i partecipanti al ciclo di proiezioni. I prezzi, decisamente competitivi, sono stati resi possibili grazie al supporto dei molti sponsor che hanno sostenuto l'attività del Circolo (l'elenco completo è disponibile sul sito www.cinemaluxbusca.it nella pagina "partnership").
 
Info: è possibile avere ulteriori informazioni dal sito del Circolo, scrivendo a direttivo@cineclubmelies.it o chiamando il 349.1817658.

c.s.

Notizie interessanti:

Vedi altro