CUNEO - Screening oncologici in provincia di Cuneo

Istituito un gruppo di progetto coordinato dal medico Lorenzo Orione

20/12/2016 18:14

Istituito un gruppo di progetto per la provincia di Cuneo, coordinato dal medico Lorenzo Orione, per predisporre le azioni sui tre ambiti di screening oncologico.
Da settembre 2016 avviato lo screening virologico, più efficace del pap-test, per individuare il tumore al collo dell’utero.
 
3 ambiti di screening che consentono di ottenere una fotografia della popolazione invitata, la distribuzione delle lesioni accertate e le loro caratteristiche. Salvando decine di vite ogni anno. È il lavoro che svolge l’UVOS, l’Unità di Valutazione Organizzazione e Screening guidata dal medico cuneese Lorenzo Orione. Nei giorni scorsi è stata formalizzata la creazione di un gruppo di progetto (sono sei i programmi di screening in tutto il Piemonte), con una funzione di coordinamento dell’attività dello screening oncologico nell’ambito delle Asl CN1, CN2 e dell’Azienda ospedaliera S. Croce e Carle. Responsabile del progetto è proprio il dottor Orione: “Questa riorganizzazione ci dà la forza di migliorare ancora il nostro lavoro, attraverso l’attività di diagnosi precoce che ha una ricaduta importante per migliorare la prognosi, aumentare l’attesa di vita e le guarigioni”.
Gloria Chiozza, direttore sanitario di azienda dell’Asl CN1, sottolinea lo sforzo organizzativo: “Siamo capofila del progetto 4, al gruppo viene dato il mandato di predisporre le azioni per l’attività dei 3 screening oncologici. La nuova organizzazione prevederà un impegno sempre maggiore da parte delle aziende, anche in momenti difficili”.
Da settembre c’è anche una novità per lo screening cervico-uterino (150 mila assistite con il 90% di copertura e il 53% di adesione), con l’avvio dello screening virologico sul Dna di 13 tipi di Papilloma Virus. Nell’arco di un anno, tra settembre 2016 e settembre 2017 sarà coinvolta il 40% della popolazione interessata (donne tra i 30 e i 64 anni) per un esame che risulta più efficace del pap-test ed ha un intervallo di chiamata più lungo, 5 anni.
Da qualche anno esiste anche il vaccino che copre diversi ceppi dell’Hpv, ma la profilassi non esclude lo screening; le azioni integrate consentono una migliore accuratezza nella prevenzione o nell’individuazione dei casi.

c.s.

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