La decima edizione della rassegna Sim Sala Blink si è chiusa nel modo più naturale possibile per chi crede nel potere della meraviglia: tra applausi, sorrisi e un pizzico di nostalgia, quella bella, che arriva quando qualcosa di speciale giunge al termine. Perché anche quest’anno la magia ha attraversato teatri, paesi, generazioni e – letteralmente – vite.
Sette spettacoli, sette universi, sette artisti che hanno saputo stupire un pubblico sempre più affezionato e partecipe, tra momenti di comicità travolgente, riflessioni poetiche, illusioni millimetriche e standing ovation da brividi. A dieci anni dalla sua nascita, Sim Sala Blink è più che una rassegna: è un rito condiviso, una tradizione che continua a crescere, grazie anche al sostegno delle amministrazioni locali e all’entusiasmo del pubblico; persone come la signora Rita, che non si è mai persa un singolo spettacolo in dieci anni, sono il vero patrimonio di questa comunità della meraviglia.
Tra una serata e l’altra, i volontari del Circolo Blink – le instancabili maglie gialle hanno reso possibile ciò che sembra impossibile: organizzare una rassegna di altissimo livello, mantenendo l’accesso calmierato e popolare, per avvicinare tutti, ma proprio tutti, alla bellezza dello spettacolo dal vivo e dell’illusionismo.
Ripercorrendo i momenti più magici
Il primo a salire sul palco è stato Mago Lupis, che ha portato a Dronero il suo stile surreale e irresistibile, tra magia e comicità. E come ogni esibizione degna di nota, anche questa ha avuto un fuori programma memorabile: nonostante fosse appena ottobre, il pubblico gli ha augurato “Buon Natale”, tra risate e sorpresa, per colpa – o merito – di un contest natalizio inserito a sorpresa nella serata. Una magia che ha scaldato i cuori con larghissimo anticipo. Poi è stata la volta di Matteo Filippini, illusionista e mentalista, che con la sua chitarra ha firmato una serata unica nel suo genere; ha fatto ridere di gusto mentre leggeva la mente con la naturalezza di chi sa dosare tecnica e ironia, profondità e leggerezza. Un prestigiatore capace di aprire una finestra sulla mente e sull’anima, con un sorriso sempre pronto a spezzare ogni dubbio.
Sergio Starman è arrivato dall’Argentina con il suo “Guazzabuglio” e un’energia tipicamente sudamericana che ha travolto il pubblico. Per la prima volta in Italia ha presentato il numero con cui ha partecipato al Campionato Mondiale di Magia, fondendo poesia, comicità e illusione in un’armonia sorprendente; un vero artista, capace di toccare corde intime pur restando leggero come una piuma sospesa sul palco. Direttamente da Toledo, nel bel mezzo di una tournée tra Spagna e Stati Uniti, è atterrato sul palco di Busca Woody Aragón, portando con sé un mazzo di carte e una testa piena di equazioni invisibili; con maestria ha dimostrato che matematica e prestidigitazione possono camminare mano nella mano e stupire persino i più scettici. Una lezione di eleganza e ingegno, che ha lasciato il pubblico tra il divertito e l’ipnotizzato.
L’evento con Jack Nobile è stato qualcosa di più di uno spettacolo: è stato un abbraccio collettivo. Jack ha portato sul palco poesia, tecnica e semplicità; ha raccontato se stesso, emozionato il pubblico e ricevuto una standing ovation per la dolcezza, l’eleganza e la delicatezza con cui ha saputo toccare i cuori. La dimostrazione vivente che la magia può vivere anche (e soprattutto) fuori dagli schermi. Luca Bono, invece, ha letteralmente incantato per ben due volte la città di Cuneo al Teatro Don Bosco. Con lui, la magia è diventata varietà, eleganza, incanto. Le colombe, i giochi di giocoleria, le illusioni perfette, ma anche l’energia trascinante della sua compagna d’arte Sabrina Iannece, con cui condivide palco, ritmo e meraviglia. Due appuntamenti che hanno lasciato il pubblico con la sensazione di essere entrato in un mondo parallelo, dove tutto è possibile.
A chiudere la rassegna, il trambusto geniale di Raffaello Corti, alias “Faccestamagia”; una serata esplosiva al Teatro Iris di Dronero, tra comicità romana, apparente impaccio e una flemma così ben studiata da diventare arte. Nessuno come lui sa mescolare caos e incanto, provocando risate fragorose e, al tempo stesso, stupore autentico. Un finale che ha letteralmente fatto saltare il teatro, confermando Corti come uno degli anti-prestigiatori più amati del momento.
La voce del presidente
Giorgio Barbero, presidente del circolo, dichiara: “Un sentito grazie va alle anime portanti di questa macchina dello stupore: le mitiche Maglie Gialle, i nostri insostituibili Blinkini e, soprattutto, il nostro meraviglioso pubblico. È grazie a loro se la magia accade, se continua a vivere spettacolo dopo spettacolo. Grazie anche alle istituzioni e agli enti che ci sostengono e credono nel valore culturale e sociale del nostro progetto. Un plauso speciale va anche ai volontari che, con energia contagiosa, si dedicano gratuitamente alla riuscita della rassegna. Dai montaggi tecnici alla gestione del pubblico, fino alla promozione e alla logistica, sono loro i veri registi del ‘dietro le quinte’. Un impegno che consente alla rassegna di mantenere un prezzo calmierato e accessibile, promuovendo l’arte magica come spettacolo dal vivo per tutti, senza distinzioni”.
E ora? L’attività sociale continua verso la nuova sede e nuovi magici spettacoli
Con oltre 2000 presenze annuali, una compagnia magica interna, spettacoli nelle case di riposo, conferenze, appuntamenti settimanali e spettacoli in sede, Sim Sala Blink non è solo un evento, ma un movimento culturale e sociale; e mentre il sipario cala su quest’edizione fervono i preparativi per l’allestimento della nuova sede e sono già in corso le selezioni artistiche per la prossima rassegna 2025-26. Per chi non vuole perdersi nemmeno un colpo di bacchetta:
www.blinkcircolomagico.it.
La rassegna Sim Sala Blink è patrocinata dalla Provincia di Cuneo, dai Comuni di Busca, Cuneo e Dronero, dall’ATL Cuneese, dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo e dalle Acli Arte e Spettacolo Cuneo.