CUNEO - "Solo un esecutivo stabile e, possibilmente, serio può governare il Paese per cinque anni"

Riceviamo e pubblichiamo l'intervento del lettore Lorenzo Pallavicini. "La campagna elettorale non si consuma con argomenti spauracchio come il fantomatico ritorno di certi regimi dittoriali"

Palazzo Chigi, a Roma

Redazione 24/08/2022 16:36

Riceviamo e pubblichiamo l'intervento del lettore Lorenzo Pallavicini.
 
L'Italia è nota, a livello internazionale, per una certa instabilità politica che, fortunatamente, è bilanciata da una calibrata separazione dei poteri tra ordinamento giudiziario e potere esecutivo, da una Costituzione di eccellente valore e da un ruolo importante per il presidente della Repubblica.
 
Tali valori hanno permesso di portare avanti una legislatura, la diciottesima, che verrà ricordata come quella del Covid e delle maggioranze totalmente variabili, sintomo di un forte disagio politico che si ripercuote in maggiore disaffezione del cittadino, distante sempre più dalla politica.
In un paese maturo la campagna elettorale non si consuma agitando argomenti spauracchio come il fantomatico ritorno di certi regimi dittatoriali ma basandosi su cosa le coalizioni possono offrire ai cittadini.
 
La separazione dei poteri e le garanzie costituzionali impediscono la formazione di un governo estremista che compia scelte dannose per l'Italia, dall'uscita dal mercato unico europeo, essenziale per l'economia italiana, alla uscita dall'alleanza atlantica, non perfetta ma parte integrante dei paesi occidentali a cui l'Italia non può non appartenere.
 
In questa baraonda che è diventata la politica italiana, c'è, forse, un criterio con cui l'elettore può orientarsi per la sua scelta in modo pratico e pragmatico, ovvero cercare la coalizione che possa garantire una vera stabilità al paese, dove la media negli ultimi cinque anni è stata quella di un governo all'anno.
E' impensabile, viste le sfide che il paese si troverà ad affrontare, avere ancora governi che si reggano su traballanti maggioranze tenute insieme con rattoppi e non da un ideale e un programma comune. Imprese e cittadini hanno necessità di avere un governo solido e duraturo con cui confrontarsi e per questo, al di là degli schieramenti,  è necessario che il prossimo governo garantisca stabilità per cinque anni e, possibilmente, un pò di serietà e sobrietà.
 
Lorenzo Pallavicini
 
 

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