Riceviamo e pubblichiamo: In occasione della trascorsa giornata dedicata ai poveri vorremmo richiamare l’accorato appello del Santo Padre Leone XIV, che ci esorta nel nostro impegno verso i poveri, come parte di un progetto di tutta la Chiesa e di tutti i cristiani. Anche il direttore della Caritas Italiana, Marco Pagniello e il vicedirettore, Paolo Valente, ricordano che la carità non si delega e che i poveri sono un messaggio, un impegno per tutta la comunità cristiana, non un compito esclusivo della Caritas. Come funziona il centro di ascolto parrocchiale della Caritas di Chiusa di Pesio? Ascolto e sostegno: il ruolo principale è ascoltare storie di sofferenza e aiutare le persone a riconoscere le proprie esigenze per cercare di trovare le soluzioni più adatte. Orientamento: le persone vengono indirizzate verso i servizi e le risorse presenti sul territorio (Assistenti sociali, Centro di collocamento, Agenzie interinali, Comune, etc.). Prima risposta ai bisogni urgenti: viene fornito un primo aiuto concreto, come la distribuzione di beni di prima necessità, che avviene ogni 15 giorni anche con l’integrazione di prodotti invenduti dei supermercati monregalesi, reperiti direttamente presso Cittadella della Caritas, della Diocesi di Mondovì Rete di servizi: i centri di ascolto, sia parrocchiali che diocesani, collaborano tra loro per fornire un supporto più completo e articolato. È fondamentale che la Rete Caritas sia connessa con gli interlocutori pubblici, perché le persone abbiano diritti ed opportunità, aperte da norme e prassi dello Stato, delle Regioni, dei Comuni, dei Servizi Sociali e della Sanità Pubblica e di altre Autorità, che spesso non conoscono o non sanno come raggiungere. Abbiamo creato in questi anni una rete molto proficua con gli assistenti sociali (dottoressa Simona Bertaina) e con il Comune di Chiusa di Pesio (Margherita Ferrero), con la Protezione Civile (Mario Ellena), con l’Avis (Margherita Ramondetti), con il Plesso di Chiusa di Pesio e Peveragno (un grazie alla dirigente scolastica, ma in particolare alla maestra Maria per la sensibilizzazione e per le raccolte periodiche di generi alimentati), con gli esercenti che ci dedicano un angolo per la raccolta prodotti o ci forniscono prodotti del giorno invenduti (Ok Market, Dutto Laura, Mauro Anita), con il centro Mauro. Caritas Italiana e la Delegazione Regionale raccolgono dati aggregati ed anonimi che noi carichiamo sul portale della Caritas italiana, Matriosca (Modello di Ascolto Telematico Regionale Osservatorio CAritas). Sul portale vengono formalizzati i dati degli assistiti, per evitare che ci sia promiscuità di richieste a diverse Caritas comunali e per tracciare con dati aggregati le richieste e gli aiuti, in modo tale da mirare futuri nuovi progetti. In questi anni abbiamo effettuato molti progetti: abbiamo aiutato alcune famiglie nell’istruzione supplementare dei propri figli, con progetti in parte pagati dalle famiglie, in parte dalla Caritas Parrocchiale ed in parte dalla Caritas Diocesana. Abbiamo aiutato grazie alla donazione ricevuta da dei parrocchiani, delle famiglie con traslochi parziali o con la sostituzione o l’integrazione di mobili, utensili per la cucina. Abbiamo aiutato delle famiglie con il pagamento di alcune mensilità di affitto, erogate con bonifico diretto al locatore. Abbiamo aiutato delle famiglie nel pagamento di bollette luce e gas insolute. Abbiamo aiutato due persone a conseguire la patente B per dare loro la possibilità di trovare un lavoro al di fuori di Chiusa di Pesio. Abbiamo anche fatto un progetto con i ragazzi del catechismo parlando loro di Caritas ed abbiamo preparato assieme a loro i pacchi destinati alle persone povere. Abbiamo dato la possibilità ad un ospite del Centro Mauro di partecipare almeno mensilmente alla Santa Messa della domenica, accompagnandolo in Chiesa. Attualmente stiamo aiutando undici famiglie beneficiarie. Per la distribuzione che avviene ogni 15 giorni, ed utilizziamo i seguenti generi alimentari: latte UHT, biscotti, pasta, riso, caffè, farina, tonno, salsa di pomodoro, olio, sale, zucchero. I volontari della Caritas di Chiusa di Pesio