BORGO SAN DALMAZZO - Una quinta del "Bonelli" prima a visitare la mostra sulla deportazione degli Ebrei del campo di Borgo

Gli studenti hanno potuto conoscere le vicende personali dei deportati grazie alle efficaci mappe interattive

Redazione 17/11/2021 12:14

 
 
La classe V C AFM dell'ITC Bonelli è stata la prima classe a visitare MEMO4345, l’innovativo spazio storico-culturale realizzato a Borgo San Dalmazzo nei locali della chiesa di Sant’Anna.  Si tratta di un ambiente completamente ristrutturato e restaurato dedicato alla storia, utile a conoscere, capire, ricordare e interrogarsi sugli eventi del passato. Ed è quanto hanno fatto gli alunni del Bonelli,   grazie alle informazioni, ai filmati ed alle testimonianze del percorso museale interattivo ed efficacemente presentato dal responsabile dei laboratori didattici del comune di Borgo San Dalmazzo. Questa esperienza di studio innovativo e interdisciplinare della Storia non è stata realizzata in modo casuale, bensì è stata appositamente voluta perché la docente ha voluto realizzarla proprio nella settimana dedicata al ricordo del 78° anniversario della deportazione degli ebrei internati nel campo di reclutamento di Borgo. 
 
Infatti, il 21 novembre del '43 in una mattinata plumbea e nevosa, i 331 ebrei internati nel campo furono accompagnati dalle SS tedesche alla stazione cittadina dove ad attenderli c’erano alcuni vagoni-merci che li avrebbero portati, via Nizza-Dracy (Parigi), al campo di concentramento di Auschwitz. 
 
Dopo aver cercato di comprendere le dinamiche storiche di tali avvenimenti ripercorrendo i passi che hanno portato alla Shoah, gli alunni del Bonelli hanno potuto conoscere le vicende personali di alcuni individui passati dal campo di Borgo grazie alle bellissime mappe interattive che riproducono i luoghi di origine delle famiglie, i contesti ideologici, le partenze, i percorsi di fuga, i flussi.  Insieme ai docenti hanno riflettuto sui germi del male di allora e sui segnali di pericolo ancora presenti, sul valore inestimabile della libertà e dei diritti, sulle responsabilità. E'stata una <mattinata di scuola fuori dalla scuola> che ha permesso a tutti di “fermarsi a pensare e guardare sé stessi nello specchio della Storia”.  
 

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