Una presenza floreale a predominanza rossa, simbolo universale della lotta contro la violenza sulle donne, accoglie in questi giorni quanti accedono alle sedi delle nove Ascom territoriali che compongono Confcommercio-Imprese per l’Italia della provincia di Cuneo. Un gesto semplice ma dal forte impatto, accompagnato da una locandina dedicata che riporta il messaggio: “Uniti per dire No alla violenza. Oggi, domani, sempre”. L’iniziativa nasce dal sindacato Fioristi Federfiori della provincia di Cuneo e ha trovato fin da subito il sostegno convinto di Terziario Donna della provincia di Cuneo e del Gruppo Giovani Imprenditori della Granda. “I fiori – afferma Rossana Ursi, presidente del sindacato Fioristi Federfiori-Confcommercio della provincia di Cuneo – sono portatori di molti messaggi. Con questa iniziativa vogliamo essere protagonisti nella lotta alla violenza di genere, in particolare contro le donne, tema che il 25 novembre richiama l’attenzione di tutti, ma che deve rimanere al centro della nostra coscienza ogni giorno dell’anno”. “Ringrazio i fioristi e le fioriste – dichiara Luciana Bonetto, presidente di Terziario Donna Cuneo – per l’idea e la sua realizzazione. È fondamentale valorizzare la collaborazione tra categorie e settori nella battaglia contro ogni forma di violenza, in particolare quella sulle donne”. “In rappresentanza degli Under 42 – aggiunge Carlo Giorgio Comino, presidente del Gruppo Giovani Imprenditori Confcommercio della provincia di Cuneo – sosteniamo con convinzione qualsiasi iniziativa che possa contribuire a fermare la violenza, qualunque essa sia”. “Appoggio con convinzione a questa iniziativa – conclude Danilo Rinaudo, presidente di Confcommercio-Imprese per l’Italia della provincia di Cuneo – promossa dal sindacato Fioristi Federfiori e immediatamente condivisa da Terziario Donna e dal Gruppo Giovani Imprenditori. Ci auguriamo che gesti come questo possano contribuire a interrompere uno stillicidio che purtroppo sembra non trovare fine. Confcommercio è da sempre contro qualunque forma di violenza”.