FOSSANO - Fossano, celebrata la messa di commemorazione dei martiri delle foibe e degli esuli istriani

L'iniziativa è stata promossa dal circolo culturale 'Il Ragno' di Anna Mantini: ''Confidiamo che il Giorno del Ricordo trovi sempre maggiore condivisione e consapevolezza, soprattutto nelle nuove generazioni''

Redazione 15/02/2021 09:16

Si è svolta sabato 13 gennaio a Fossano la messa di commemorazione dei martiri delle foibe e degli esuli istriani e giuliano-dalmati scomparsi. L’iniziativa è stata promossa dal Circolo culturale “Il Ragno” e dalla sua presidente Anna Mantini, impegnata su questo tema sin da quando è stata promulgata la legge istitutiva del Giorno del Ricordo nell’anno 2004.
 
Numerose le iniziative da lei assunte: dall’intitolazione nel 2011 della Piazza a Norma Cossetto, vittima delle foibe, alla costruzione di un cippo commemorativo nella omonima piazza, dall’organizzazione di mostre sull’argomento a Fossano e presso la provincia di Cuneo, alle iniziative culturali di documentazione sulla tragedia del confine orientale.
 
Quest’anno la messa è stata celebrata nella Cappella dell’Istituto Salesiano ed è stata deposta una corona presso il monumento dedicato ai martiri delle foibe. La partecipazione è stata numerosa con la presenza del senatore Giorgio Bergesio, della deputata Monica Ciaburro, del sindaco di Fossano Dario Tallone accompagnato dal vicesindaco e da alcuni assessori, dei rappresentanti delle forze dell’ordine e dei reggimenti di stanza in città, di tutte le associazioni d’arma e del volontariato sociale, dell’associazione “10 Febbraio” e dalla rappresentante degli esuli istriani, Luciana Rizzotti. Il tutto si è svolto nell’osservanza delle norme vigenti sulla sicurezza. "La partecipazione al ricordo di questa immane tragedia, colpevolmente dimenticata per oltre 50 anni e mai citata nei libri di storia e negli organi di informazione aumenta ogni anno - commenta Mantini -. Confidiamo che questa tendenza continui a crescere e che il Giorno del Ricordo trovi sempre maggiore condivisione e consapevolezza, soprattutto nelle nuove generazioni".
 

 

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