Si sono concluse nei giorni scorsi in Provenza una serie di attività addestrative che hanno visto protagoniste unità del 32º Reggimento Genio Guastatori dell’Esercito Italiano e del 2° Régiment Étranger du Génie della 27° Brigata di fanteria da montagna francese. Per sei giorni, i militari di entrambe le unità hanno operato in condizioni di massimo realismo, con l’obiettivo di consolidare la capacità di vivere, muovere e combattere all’interno di scenari complessi e ad alta intensità.
I genieri alpini e i legionari hanno affrontato un itinerario tattico di oltre 120 km con uno sviluppo verticale di circa 2.500 metri. In particolare, le attività condotte hanno spaziato dalla pianificazione e condotta di operazioni tattiche a livello squadra e plotone al superamento di ostacoli, dalla ricognizione di itinerari alla realizzazione di caposaldi, fino alle sessioni di tiro con armamento individuale. Il contesto montano e le condizioni meteorologiche complesse hanno reso l’addestramento ancora più impegnativo, offrendo al tempo stesso un’opportunità preziosa di scambio professionale e di crescita reciproca tra le unità italiane e francesi, attraverso il confronto dei metodi di combattimento in ambiente montano e delle tecniche e procedure proprie dell’Arma del Genio.
Gli alpini della “Taurinense” e gli Chasseurs della 27° sono periodicamente impegnati in addestramenti congiunti su entrambi i versanti dell’arco alpino, che vedono anche lo svolgimento di esercitazioni annuali come la “Cerces”. La collaborazione tra l’Esercito Italiano e quello francese si inseriscono nel progetto del Comando Brigata bi-nazionale - un’unità mista, non permanente, adattabile all'assolvimento di missioni in ambito internazionale che raccoglie in sé l'expertise di due unità – la “Taurinense” e la 27° brigata transalpina - specializzate ad operare in quota, in ambienti ostili ed in scenari ad elevata intensità, potendo costituire anche la forza di schieramento iniziale di un contingente più ampio.