A qualche giorno di distanza dalla 115ª Fiera del Bue Grasso, il sindaco di Carrù Nicola Schellino ha tracciato un bilancio della storica kermesse. Un’edizione che, a suo avviso, ha contribuito a segnare un passaggio importante nel percorso di rilancio di uno degli appuntamenti più identitari per la località. Schellino ricorda come già nel 2020, durante la campagna elettorale, molti cittadini avessero espresso il desiderio di riportare la Fiera ai suoi antichi splendori, in particolare sul fronte dell’affluenza e della chiarezza delle date. “Fin da subito abbiamo deciso di puntare forte verso il ritorno alla tradizione: secondo giovedì antecedente il Natale, senza se e senza ma”, sottolinea il primo cittadino, ricordando come negli anni precedenti al 2020 l’alternanza delle date avesse spesso generato confusione tra i visitatori, arrivati a Carrù senza sapere con certezza il giorno della manifestazione. Parallelamente, l’amministrazione ha lavorato per raccontare la Fiera anche al di fuori dei confini cittadini, intervenendo anno dopo anno per correggere e migliorare ogni aspetto organizzativo. Un impegno che nell’edizione di quest’anno ha portato a un significativo salto di qualità, soprattutto in termini di sicurezza e logistica della mostra zootecnica. “La struttura installata in piazza Mercato e le tribune hanno permesso la realizzazione della premiazione con la movimentazione dei capi e hanno garantito un’ottima visibilità a tutti gli avventori”, evidenzia Schellino. Difficile quantificare con precisione le presenze, ma il colpo d’occhio parla chiaro: “C’era tantissima gente, fin dalle prime luci dell’alba e ancora all’imbrunire”, prosegue il sindaco, definendo la Fiera un vero e proprio successo sotto molteplici aspetti. Un risultato frutto di scelte precise, ma soprattutto del sacrificio collettivo: “Se la Fiera è tornata ‘grande’ è perché tante persone, con i piedi ben saldi a terra, hanno lavorato quotidianamente con impegno e passione”, ha concluso. Volgendo, poi, lo sguardo al futuro: "E adesso, avanti così, facendo ciò che siamo ben abituati a fare… Lavorare con impegno e passione, con i piedi ben saldi a terra, orgogliosi di come il nostro paese sia visto da fuori”.