Torna la 64ª Mostra del Fungo di Ceva, un appuntamento ormai immancabile che prosegue dal 1961. Un’idea nata dalla passione collettiva legata ai funghi da parte di un gruppo di persone che ha deciso di trasformare questo profondo interesse in una vera e propria manifestazione. Un’esposizione che oggi è diventata non solo di carattere locale, ma anche nazionale. Oggi, nella sede della Fondazione CRC di Cuneo, la mostra è stata ufficialmente presentata. Presenti l’assessore alle Manifestazioni Luca Prato, il presidente del Gruppo Micologico Cebano Giorgio Raviolo e il sindaco della città di Ceva, Fabio Mottinelli. Paola Scola, giornalista de La Stampa, ha avuto il compito di condurre la presentazione. L’evento si terrà da sabato 20 settembre a domenica 21 e presenterà un programma molto ricco. A prendere la parola per primo è stato l’assessore Luca Prato: “Questa mostra nel corso degli anni si è sempre affermata come evento di rilievo, tanto che negli ultimi anni ha anche ottenuto quella che era la caratteristica di nazionalità. Siamo lieti di poter mantenere ciò, ed è questo il motivo che ci spinge ogni anno ad alzare l’asticella. Quest’anno crediamo di poterlo fare ospitando una nuova azienda gestita da una famiglia tedesca specializzata nella coltivazione dei funghi. Crediamo che questa sia una parte molto importante, destinata ad acquisire rilevanza. Grazie a questa ditta avremo un’area dedicata alla vendita del fungo coltivato e anche alla degustazione. Ci saranno anche dei concerti e sottolineo la presenza dei BandaKadabra, street band di Torino riconosciuta anche a livello internazionale. Sarà presente anche il Mercato del Fungo e anche una zona dedicata alle famiglie. Se si parla di futuro non si può che parlare di bambini e famiglie, In questa area ci saranno attività dedicate al circo e alla costruzione dei Lego. Inoltre sarà presente anche una grossa zona dedicata alle associazioni sportive”. Successivamente c’è stato spazio per le dichiarazioni del presidente del Gruppo Micologico Cebano Giorgio Raviolo. “Ringrazio tutti i soci volontari del nostro sodalizio, che dodici mesi all’anno lavorano con impegno e dedizione affinché le attività del gruppo mantengano sempre un alto livello. Oltre alla mostra, gli altri eventi sono variegati e ci impegnano tutto l’anno costituendo il Museo del Fungo che, grazie alla collaborazione col Comune e al sostegno della regione Piemonte di altre fondazioni, ci ha permesso di realizzare questo sogno che deve rappresentare un’eccellenza di Ceva. Noi ci occupiamo della parte scientifica, quindi l’esposizione dei funghi freschi. Vengono raccolti nei giorni precedenti alla mostra, ma arrivano anche da Francia e Svizzera in un clima di coordinamento”. Infine è intervenuto anche il sindaco di Ceva, Fabio Mottinelli, che ha ribadito il proprio orgoglio nell’ospitare un evento tanto significativo e rappresentativo per la comunità cebana. “Siamo alla sessantaquattresima edizione, questo vuol dire che quando mio papà aveva sette anni qualcuno stava già preparando questa mostra. Ora siamo ancora qui e nel frattempo è diventata nazionale. Vuol dire che ogni generazione di cittadini e amministrazioni ha dato il suo contributo, aggiungendo quel qualcosa in più ogni volta per questo evento. Manifestazione che è importante, testimoniato anche dalla presenza dei visitatori, che sono non solo italiani, ma anche internazionali. Arrivano a Ceva non solo per gustarli, ma anche perché il fungo è arte e cultura”. QUI ulteriori informazioni.