CEVA - “Ecco come abbiamo salvato l’archivio dell’Istituto Derossi, patrimonio storico di Ceva”

Dopo un attento lavoro durato vent’anni la struttura guarda ad un futuro più roseo, senza dimenticare il passato, che affonda le sue radici nel 1700

07/04/2024 17:14

Salvare, tutelare e restituire l’istituto Derossi alla città di Ceva e ai suoi cittadini, non è stato facile. Ci sono voluti oltre venti anni di lavoro certosino e costante di varie commissioni che si sono succedute dal 2004, il cui presidente è sempre stato Giampiero Rubino.
 
“Restituire lo storico istituto ai cebani e soprattutto renderlo in grado di operare con tranquillità e competenza è sempre stata la nostra priorità”, spiega Giampiero Rubino, che all’unanimità è stato rieletto presidente della commissione che guiderà il nuovo percorso del Derossi dopo averlo trasformato in Fondazione. “Abbiamo però sempre creduto - conclude il presidente Rubino - nell’importanza di salvare anche la storia dell’istituto, scritta in documenti antichi e preziosi che altrimenti sarebbero andati persi o distrutti”.
 
Con questa finalità la Commissione si rivolse a Giorgio Gonella, cebano appassionato della storia della sua città, che così ricorda quando gli venne proposto di catalogare e custodire i documenti del Derossi, per crearne un archivio: “Quando l’amministrazione del Derossi decise di avviare i lavori di ristrutturazione mi contattò il professor Giordano Sciarra, dicendomi ciò che la Commissione del presidente Rubino era intenzionata a fare. Era necessario salvare e ricostruire l’archivio, partendo da alcuni scatoloni che contenevano numerosi documenti e bisognava farlo prima che si rovinassero o andassero persi. In un primo momento - prosegue Gonella - si decise di depositarli provvisoriamente presso l’Archivio del Comune e rimasero lì per molti anni. Dopo qualche tempo, però ci furono dei lavori di ristrutturazione e anche quelle stanze comunali non furono più sicure per i nostri preziosi scatoloni. Ricordo che ogni giorno andavo a vedere lo stato dei lavori e ripetevo all’infinito: “Mi raccomando, non toccate quegli scatoloni!”.
 
“Tirai un sospiro di sollievo - prosegue Gonella - solo quando, finita la ristrutturazione, il Derossi fu nuovamente operativo e quindi riportammo tutto il materiale in una stanza dell’istituto dove rimasero per fino a che fu chiesto ad un dottore archivista di Fossano di procedere all’inventario e di formare così un archivio consultabile. Con molto piacere collaborai con lui fino a quando portò a termine il lavoro e formò l’attuale Archivio. In questo modo abbiamo offerto ai cebani e a tutti coloro che lo vorranno, di consultare una memoria storica cartacea”.
 
“Ringrazio Giampiero Rubino - dice il sindaco di Ceva Vincenzo Bezzone - e le varie commissioni chi si sono succedute negli anni, per aver ridato un futuro all’istituto Derossi e anche per la volontà, non scontata, di salvarne la storia, recuperando, attraverso il lavoro prezioso di Giorgio Gonella, un patrimonio importante come l’archivio”.

c.s.

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