ORMEA - Giovanni Braida con “Shekhinah” vince il concorso letterario “La quercia del Myr”

La premiazione si è svolta per il terzo anno ad Ormea, tra numerosi ospiti e premi speciali. Il libro vincitore racconta la deportazione degli ebrei lituani sotto Stalin

19/09/2022 18:11

Sabato 17 settembre ad Ormea, in una cerimonia impreziosita dalle letture a cura dell’attore Lello Ceravolo e dall’accompagnamento musicale della pianista Carla Bellini, si è svolta la premiazione del concorso letterario nazionale “La Quercia del Myr”, giunto alla sesta edizione.
 
La Sala polivalente della Società Operaia di Ormea ha fatto da cornice alla serata dedicata all’atto finale del concorso organizzato dall’associazione culturale Savin in collaborazione con l’associazione Ulmeta, con il patrocinio del Ministero per la cultura, del Consiglio Regionale del Piemonte e del Comune di Ormea, oltre al sostegno di preziosi partner. L’iniziativa prende il nome dal romanzo “La Quercia del Myr”, libro per ragazzi scritto nel 1957 dal maestro elementare originario di Roburent Severino Armando Bellino e pubblicato in occasione della prima edizione del concorso. “L’obiettivo è animare l’interesse per la lettura e sostenere quello per la scrittura - ha commentato il coordinatore generale del concorso Bruno Vallepiano -. Tra i tantissimi grazie uno è per i lettori che, silenziosi, tra gennaio e luglio, leggono i libri in concorso, un intenso lavoro di squadra perché ogni opera viene letta da quattro persone diverse”.
 
 Giovanni Braida da Viareggio, con il libro “Shekhinah” (Pezzini Editore), è il vincitore assoluto dell’edizione 2022 e della sezione “romanzo edito”. Il libro racconta le deportazioni degli ebrei lituani, operate dai sovietici negli anni della dittatura staliniana. “Sono particolarmente contento perché questo libro ha già vinto altri premi, ma vincere in Piemonte, dove sono cresciuto, per me ha un sapore speciale, a poche decine di chilometri poi da dove hanno vissuto i miei eroi di gioventù Fenoglio e Pavese - ha raccontato -. Questo è il mio quarto romanzo, serve a completare una pagina di memoria. Scrivere non è un hobby, è passione, ossessione, qualcosa per la quale devi rinunciare a molto”. È lui quindi ad aggiudicarsi il prezioso libro di quercia e i mille euro del premio: l’opera è stata scelta tra oltre 150 valutate e lette da ben quattro diversi lettori da tutta Italia.
 
Ad aggiudicarsi la sezione “romanzo inedito” è invece Vincenzo Dimilta con “In una vita” romanzo storico biografico ambientato negli anni ’40 che racconta come si può sopravvivere alla miseria e ai poteri forti. Per la sezione “racconti” primo posto invece per Andrea Capello con “Scrivere per non dimenticare”, dove la memoria si fa materia viva di narrazione, con uno scritto che parte dalle sensazioni suscitate da un fatto di cronaca.
 
Ospiti d’eccezione i vincitori dei prestigiosi premi speciali che hanno raccontato la loro esperienza, dato consigli utili e incantato la platea. Premio “giallista dell’anno” alla scrittrice Valeria Corciolani. “Questo premio è un’emozione grandissima - ha commentato con il premio in mano -. Leggere e scrivere sono due facce della stessa medaglia, saper osservare e provare a raccontare”. Premio “alla carriera” al braidese Gianni Farinetti: “Moltissimi autori hanno indagato la Langa, perché evidentemente questi luoghi racchiudono un segreto” ha raccontato. Nel 2022 è anche il centenario della nascita di Beppe Fenoglio. Il premio “traduttore” è andato a Claudia Maria Tresso docente universitaria di Lingua Araba e Traduzione arabo-italiano che ha realizzato numerose traduzioni e curatele di letteratura araba sia medievale sia contemporanea e ha ringraziato il concorso anche per l’attenzione per una professione, quella di traduttore, troppo spesso non adeguatamente valorizzata. Infine premio “letteratura di montagna” a Davide Longo, anche docente della Scuola Holden di Torino, che ha dispensato preziosi consigli al pubblico e agli autori presenti sul suo modo di scrivere, pensare e “progettare” un libro.
 
Tra gli ospiti anche la vincitrice assoluta della scorsa edizione, Lucia Berardi premiata con l’opera “Mai visto il mare”. Come in ogni edizione, infine, verranno assegnati delle menzioni speciali previste dalla giuria del premio letterario. “L’osservazione quotidiana dei ragazzi ti mette di fronte ad una realtà in ebollizione da cui nascono poi tante storie - ha raccontato Lucia Berardi, vincitrice assoluta l’anno scorso con il suo primo romanzo ed ex insegnante -. Sono felice, dopo aver conclusa la stagione di insegnante, di avere qualcos’altro che mi appassiona”. Ora l’organizzazione si prende una veloce pausa prima di progettare l’edizione 2023.
 
Premiati, sesta edizione Quercia del Myr
 
Sezione Romanzo Edito
1 Braida Giovanni con il romanzo Shekhinah - Pezzini Editore
2 Cereda Loris con il romanzo 64 - Casa Editrice ExCogita
3 Rosa Marita con il romanzo Dove c'era la ferita - Primalpe
 
Sezione Romanzo inedito
1 Dimilta Vincenzo con il romanzo In una vita
2 Novelli Andrea e Zarini Gianpaolo con il romanzo L'isola dei morti
3 Dotta Graziella con il romanzo Ciò che rimane
 
Sezione Racconto
1 Capello Andrea con il racconto Scrivere per non dimenticare
2 Volpi Bruno con il racconto Ritratto di nobildonna
3 Lorenzo Teodoro con il racconto Il diavolo Suricillo
 
Premio Ambientazione Piemontese Ex Aequo
Vignolo Claudia con il romanzo Il cadavere nel Tanaro - Sorbello Editore
Brusati Donatella con il romanzo Portami il girasole - Eclissi Editrice
Premio speciale della giuria per l'impegno sociale
Marchitelli Gino con il romanzo Delitto in piattaforma - Jaca Book

c.s.

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