Fili intrecciati da mani di ogni età, di ogni vissuto, di ogni possibilità. Si chiama “Il bosco vestito” un progetto di yarn bombing e inclusione sociale, pronto a sbocciare nel cuore verde del Parco Acquadolce, immerso nella Riserva naturale di Crava-Morozzo.

 

“Yarn bombing”, lo chiamano così nel mondo: bombardamento di filati. Un gesto artistico che trasforma l’abbandono in bellezza, l’oblio in colore, la ferita in cura. "Bombardare" nella totale pace di un parco è un ossimoro che non sfugge in questa epoca storica. Di certo non è il degrado a descrivere il parco Acquadolce, così l'esperienza è stata riempita dei valori che distinguono da sempre Agritrutta, una realtà virtuosa che opera in armonia con l'ambiente: inclusione, educazione ambientale, senso civico, economia circolare, recupero e riuso, promozione di tutte le espressioni artistiche.

 

Le abilità manuali sono un mezzo potente per esprimere unicità. L'artigianalità include valori che si stanno perdendo, ma a cui si vuole rinunciare. Il progetto è aperto a tutti. Ai centri diurni, alle RSA, alle scuole, alle associazioni inclusive, ma anche ai singoli appassionati di ferri e uncinetto, senza limiti di età, provenienza o abilità. La bellezza è un diritto universale. Ogni punto ad uncinetto può rappresentare un passo verso un mondo più umano.

 

 In questa esperienza di arte pubblica e collettiva, i protagonisti sono gli Scapin, un termine piemontese che ricorda la parte di calzino più logora, quella che si sostituiva ricucendola alla parte ancora intatta. Gli Scapin sono le mani che rammendano, che creano, che non gettano: sono simbolo di memoria e di futuro. Gli alberi prenotati sono quasi venti. Ma c’è un bosco intero da vestire!

 

Le prime installazioni potrebbero colorare il parco già entro giugno, dando vita a un museo a cielo aperto che racconterà tante storie cucite a mano.

 

Partecipare è semplice, gratuito e aperto a tutti. Basta richiedere “La guida di buon comportamento dello Scapin” scrivendo al numero 335 1863923.