GARESSIO - Ponte di Garessio: parere positivo per la quarta arcata

Intervento di circa 1 milione di euro, se n’è parlato nell’ultimo Consiglio provinciale

11/06/2018 13:05

Se n’è parlato in chiusura del Consiglio provinciale dei giorni scorsi riguardo ai fondi che servirebbero per un intervento di ampliamento. E’ il cosiddetto “ponte della ex Lepetit” di Garessio per il quale, come ha ricordato il sindaco e consigliere provinciale Sergio Di Steffano, è arrivato il via libera della Soprintendenza Archeologica, Belle arti e Paesaggio perché l’opera risale alla fine degli anni Trenta.
 
Il progetto per l’adeguamento dell’infrastruttura lungo la strada provinciale 582 del Colle San Bernardo è inserito nella programmazione  pluriennale dei  lavori pubblici della Provincia e prevede  la realizzazione di una quarta arcata sulla sponda destra del Tanaro. Si tratta di modificare l’attuale geometria del ponte sul Tanaro a Garessio che non garantisce lo scorrimento corretto delle acque durante le piene ed allungarlo di altri 25 metri circa rispetto agli attuali 60 metri, costruendo una campata in più rispetto alle tre già esistenti.
 
L’opera è attesa da anni e l’Anas nel 2002 ha accantonato uno stanziamento pari a 1.040.000 euro, finora inutilizzato. L’intervento potrà mettere in sicurezza un territorio più volte colpito da gravi alluvioni, come si ricorderà nel 1994 e, di recente, nel 2016.
 
Il consigliere provinciale Di Steffano: “Il parere positivo rilasciato dalla Soprintendenza rappresenta il passo essenziale per avviare il progetto di ampliamento. In prossimità del ponte si è già intervenuti eliminando anche con le mine i pietroni nell’alveo, così da rendere più scorrevole il percorso del Tanaro che sarà spostato più a destra. La Huvepharma, azienda molto importante per la nostra vallata e più volte alluvionata, ha lavorato anch’essa per migliorare la sicurezza di quel punto, innalzando di circa un metro il muro di contenimento dello stabilimento”.
 
Approvato il progetto di fattibilità, bisognerà poi avviare la procedura di esproprio nei confronti dei proprietari dei terreni interessati dalla realizzazione della spalla del ponte e per gli scavi di allargamento dell’alveo del Tanaro a valle, sulla sponda destra. Poi l’approvazione del progetto definitivo. Ottenuti pareri ed autorizzazioni, si passerà all’esecutivo e infine alle procedure di appalto.


c.s.

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