MONDOVÌ - Sicurezza urbana: un patto tra la Prefettura e il Comune di Mondovì

Permetterà di aumentare il controllo e la prevenzione nelle aree maggiormente a rischio, accedendo ai fondi ministeriali per la videosorveglianza

19/06/2018 12:20

Un patto tra Comune e Prefettura sancirà il nascere di una collaborazione mirata a rafforzare le azioni di prevenzione e di contrasto alle forme di illegalità e la promozione del rispetto del decoro urbano: l’accordo - sottoscritto dal Prefetto di Cuneo, Giovanni Russo, e dal sindaco di Mondovì, Paolo Adriano, - si basa su una strategia congiunta, finalizzata ad incrementare , nel rispetto delle reciproche competenze, la percezione di sicurezza da parte dei cittadini. Le azioni di prevenzione dell’illegalità si concentreranno, in particolare, nelle zone interessate da episodi di spaccio di sostanze stupefacenti, accattonaggio, delitti contro il patrimonio e mancato rispetto del decoro urbano. “Particolare attenzione – spiega il sindaco, Paolo Adrianoverrà dedicata ai rioni Altipiano, Breo, Piazza, Carassone ed ai giardini pubblici, nonché alle zone cimiteriali. Nelle aree individuate verranno attuati una crescente razionalizzazione ed un coordinamento in materia di polizia e sicurezza, anche grazie ad un progetto di installazione di sistemi di videosorveglianza. Prosegue, in questo modo, l’attuazione del programma amministrativo diretto ad un auspicato aumento della sicurezza percepita. Il piano varato dal Comune ed in corso di realizzazione è composto da varie azioni, comprensive di incontri informativi con la popolazione, attivazione del sistema del controllo di vicinato, integrazione dei cittadini stranieri presenti sul territorio”.

La sottoscrizione del patto permetterà al Comune, in linea con il decreto Minniti (decreto legge numero 14 del 20 febbraio 2017, convertito dalla legge 48 del 18 aprile 2017 e contenente “Disposizioni urgenti in materia di sicurezza della città”), di formulare una richiesta di finanziamento ministeriale per l’installazione di sistemi di videosorveglianza. All’articolo 5, la norma autorizza, infatti, una spesa complessiva di 37 milioni di euro sul territorio nazionale per il triennio 2017-2020. I progetti proposti saranno oggetto di esame da  parte del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica e lo stato di attuazione del patto verrà monitorato da una cabina di regia appositamente istituita a livello provinciale, composta da rappresentanti delle Forze di Polizia e della Polizia locale. “L’installazione di una rete di videosorveglianza unitaria ed integrata – aggiunge il sindaco – ha, anzitutto, una funzione di deterrenza nei confronti degli episodi di criminalità e consente, inoltre, di assicurare un valido supporto all’operato della Polizia locale e delle Forze dell’Ordine. Nei recenti incontri con la cittadinanza si è offerta anche la possibilità di un’integrazione dei sistemi installati dai privati con il circuito comunale, finalizzata ad elevare la percezione della sicurezza nelle aree sprovviste di telecamere”.


c.s.

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