Un laboratorio di competenze e un crocevia di esperienze, nel segno della gestione consapevole, integrata e lungimirante delle sfide del governo locale. È questo lo spirito che ha guidato la seconda edizione della Scuola di Sostenibilità, appuntamento formativo tenutosi gli scorsi 12 e 13 settembre. L’iniziativa, promossa dalla Fondazione Museo della Ceramica Vecchia Mondovì con il sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo e il patrocinio dei Comuni di Mondovì, Ceva e della Città Metropolitana di Torino, ha visto amministratori locali, imprese e stakeholder convergere per condividere buone pratiche e immaginare soluzioni innovative per una gestione più sostenibile dei contesti territoriali. Il titolo dell’edizione 2025 - “Strumenti e strategie per una governance sostenibile” - ha orientato un percorso formativo intenso e articolato, che ha alternato sessioni teoriche e momenti applicativi, favorendo il dialogo tra esperienze diverse e promuovendo strumenti operativi concreti per integrare i principi della sostenibilità ambientale, sociale, economica e istituzionale nelle politiche locali. Il Museo della Ceramica, l’Antico Palazzo di Città di Mondovì e il Museo del Fungo di Ceva hanno fatto da cornice a una riflessione collettiva sul futuro dei territori, a suggerire l’importanza delle connessioni tra tradizione culturale e innovazione amministrativa. Dopo la sessione mattutina, a cura dell’esperto Davide Murgese (SEAcoop), dedicata all’inquadramento del tema e all’esplorazione di alcune nozioni metodologiche, i partecipanti hanno potuto confrontarsi sulla gestione intelligente degli enti pubblici a partire dalle esperienze di Chiara Casalino, assessore al Turismo del Comune di Chivasso (TO), del presidente del GAL Mongioie Mario Bovetti e di Michele Odenato, presidente della Società Monregalese Ambiente, per poi approfondire le soluzioni innovative proposte da startup e aziende all’avanguardia quali La Lucerna (settore educazione), DoctorApp (salute e benessere), Enti Rev (consulenza fiscale e amministrativa per la PA) e CityZ (mobilità urbana) - interpreti, ciascuno secondo la propria area di expertise, delle diverse esigenze della sostenibilità in campo amministrativo, sociale e ambientale. Nel corso della giornata cebana, il Museo del Fungo è stato teatro di un importante dibattito sull’applicazione dei principi della sostenibilità al turismo ed alla valorizzazione delle eccellenze enogastronomiche locali, che ha visto Fabio Mottinelli, sindaco di Ceva, dialogare e confrontarsi con amministratori extra cuneesi: Matteo Luigi Bianchi, vicepresidente del Comitato Europeo delle Regioni e vicesegretario aggiunto di ANCI Lombardia, Sonia Cambursano, sindaca di Strambino (TO) e consigliera della Città Metropolitana di Torino, e Andrea Paleni, sindaco di Cusio (BG) e presidente dell’Associazione di promozione territoriale Altobrembo. Accanto agli amministratori, anche Mario Arosio, presidente dell’Enoteca Regionale di Ovada e del Monferrato, e Giorgio Raviolo, presidente del Gruppo Micologico Cebano, per rimarcare l’importanza dei presidi territoriali del gusto. La giornata ha, infine, fornito l’occasione per la presentazione al pubblico di GeoSpending, nuovo servizio per l’analisi dei dati sui flussi turistici su base micro territoriale sviluppato da ANCI Piemonte e XCC-Mastercard, rispettivamente rappresentati per l’occasione dal direttore Marco Orlando e dal Business Delivery Manager Marcello Ricci. La Scuola di Sostenibilità ha offerto dunque non solo contenuti tecnici, ma anche un’occasione autentica di confronto tra esperienze diverse e di ispirazione condivisa: è proprio in questi spazi che la formazione si fa alleanza, che la conoscenza diventa azione, e che il cambiamento prende forma nella dimensione concreta delle scelte amministrative. “La Scuola di Sostenibilità, giunta alla sua seconda edizione, nasce da una convinzione profonda: che i territori siano i veri laboratori in cui si gioca il futuro della sostenibilità. Come Fondazione, crediamo nel valore della formazione come strumento di cambiamento reale, capace di generare consapevolezza e responsabilità nell’azione pubblica: questa occasione ha dimostrato che mettere in rete rete persone, competenze e visioni può essere la chiave per la costruzione di percorsi di crescita condivisi. Intendiamo continuare a puntare su questo progetto e rilanceremo certamente il nostro impegno con una terza edizione nel 2026” ha dichiarato Ermanno Tedeschi, presidente della Fondazione Museo della Ceramica, a conclusione dei lavori. L’iniziativa si inserisce in un quadro più ampio di attività promosse dalla Fondazione Museo della Ceramica Vecchia Mondovì, che mira a consolidare il legame tra cultura, innovazione e coesione sociale, offrendo alla pubblica amministrazione spazi di riflessione e strumenti operativi per affrontare il cambiamento con metodo e visione.