CEVA - Un convegno per parlare del passato e ipotizzare il futuro di Ceva

Dal palco del teatro Marenco la presentazione del progetto di ricerca storica sui 250 anni dal conferimento del titolo di città

18/12/2023 15:15

Sabato 16 dicembre a Ceva, si è svolto un convegno dal titolo “Ceva 250. Celebriamo una storia che ci porta al futuro”, per celebrare due date: 1773-2023 ovvero 250 anni dal conferimento ufficiale del titolo di “Citta” a Ceva da parte di Carlo Emanuele III. L’evento ha avuto un buon successo di pubblico, che hanno ascoltato con interesse i relatori che si sono susseguiti sul palco del teatro Marenco: la prof.ssa Lucia Carle, direttore del progetto e docente antropologa presso le Università di Firenze e Parigi, il dott. Massimiliano Caldera della Soprintendenza Belle Arti e Paesaggio, la prof.ssa Gelsomina Spione docente dell’Università di Torino dipartimento di Storia dell’Arte con i colleghi Jacopo Tanzi, Romana Gaja e Franca Varallo.
 
“Con una punta di emozione ed orgoglio - ha detto il vicesindaco di Ceva, Lorenzo Alliani - ci siamo inoltrati in un viaggio nella storia della città di Ceva con compagni di percorso di altissimo livello”. La giornata si è divisa in due momenti: uno celebrativo che, dopo il saluto del Sindaco e dei rappresentanti Davide Merlino e Massimo Gula della Fondazione CRC, ha visto sfilare dietro il Gonfalone della città le bandiere dei 5 Rioni cittadini il Borgo Sottano con il caporione Piergiorgio Stringa, il centro storico con Paola Santese, il Filatoio con Simona Amerio, la Luna Consolata con Andrea Plassio e la Periferia con Andrea Suria. “Testimonianza tangibile - ha precisato Alliani - del coinvolgimento di tutti i Cebani in questo progetto che durerà per i prossimi 3 anni e il cui obiettivo è scritto nel sottotitolo del convegno: “Ceva valorizza il suo Passato per progettare il suo Futuro” e “Celebriamo una Storia che ci porta al futuro”.
 
“Proporre questa sfida - conclude il vicesindaco Alliani - è impegnativo perché occorre mantenere le promesse e lavorare duro ma abbiamo dei compagni di viaggio molto autorevoli che ci potranno guidare in questo affascinante cammino. Senza dimenticare l’indispensabile coinvolgimento di tutte le realtà associative cebane e degli uffici comunali coordinati dalla preziosa operatività del segretario dott.ssa Carla Bue che è stata un determinante stimolo perché l’occasione dei 250 anni diventasse un progetto in atto e non solo in potenza. Un ruolo indispensabile l’avranno le Scuole che, ancora una volta, hanno risposto con entusiasmo con la presenza numerosa degli studenti dell’Istituto Comprensivo Momigliano guidati dal Preside Bruno Gabetti e dalla vice Elisabetta Porro, dal CFP con il direttore Marco Lombardi e la responsabile di Ceva Simona Giaccosa, l’Istituto Superiore Baruffi con la preside Angela Addamo e la vice. Una sfida che parte da queste prime giornate ma si evolverà nei prossimi anni coinvolgendo tutti gli attori a vario titolo della nostra amata città”.
 
“Come dice la grafica, 250 anni fa a Ceva viene riconfermato lo status di città. In occasione di questo importante traguardo - ha detto il sindaco Vincenzo Bezzone - si è pensato di dare il via ad un progetto più ambizioso di ricerca storica, finalizzata alla conoscenza, la consapevolezza e alla fruizione del nostro patrimonio culturale. La road map che ci siamo imposti come Unione montana sul territorio è uno sviluppo agroalimentare sostenibile, la salvaguardia e la valorizzazione del paesaggio ed una conseguente strategia turistica. In questo contesto l’utilizzo di un patrimonio storico culturale ed artistico narrato a valle di una ricerca storica a 360 gradi, ampia puntuale, precisa e minuziosa rappresenta un punto di forza importante nella strategia di sviluppo. Del resto le ferree regole del marketing sostengono che è un prodotto si vende e si colloca bene sul mercato quando alle spalle ha una storia da raccontare. Ebbene, il prodotto Ceva ha una grande storia da raccontare e da mettere a disposizione di tutti. Ringrazio chi a vario titolo lavorerà a questo progetto a tutte le realtà associative che collaboreranno per la nuova riuscita dell’iniziativa”.

c.s.

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