Si è tenuto giovedì 12 e venerdì 13 giugno a Mont-Dauphin e a Embrun l'incontro annuale tra i soggetti coordinatori e gestori del PITER+ Terres Monviso (Interreg Francia-Italia ALCOTRA); progetto che vede coinvolti – tra gli altri – anche il Consorzio Monviso Solidale e i territori di sua competenza.
In rappresentanza dell'organo consortile hanno infatti preso parte all'appuntamento francese Carla Giobergia (Presidentessa del Consiglio di Amministrazione), Cristiana Bertaina (Responsabile dell'Area Progetti e Qualità), Claudia Abburà (Consigliera del CdA) ed Enrico Giraudo (Direttore generale).
"A livello di strategia, è stato stabilito che una volta all'anno venga organizzato, alternativamente in Francia e in Italia, un summit per fare il punto sul progetto e sul lavoro svolto e da svolgere", dichiara Giraudo. "Nel corso della prima giornata, trascorsa a Mont-Dauphin, l'obiettivo è stato innanzitutto far incontrare tra loro tutti i partner coinvolti, favorendone la conoscenza reciproca sia dal punto di vista tecnico-operativo sia da quello politico. Il giorno successivo, invece, ci si è spostati a Embrun, dove è stata organizzata una tavola rotonda allo scopo di riflettere tutti insieme sulla cooperazione intrapresa e sulla possibilità di dare vita a una sorta di 'organismo di gestione stransfrontaliero' del comprensorio che va sotto il nome di Terres Monviso: uno strumento che potrà aiutare concretamente le diverse realtà locali a gestire progetti o a intercettare finanziamenti, oltre a promuovere gli aspetti culturali comuni in cui si riconoscono questi territori".
Un primo Piano Integrato Territoriale (Terres Monviso) era già stato avviato e concluso tra il 2017 e il 2023 attraverso l'investimento di quasi 7,8 milioni di euro (6,6 dei quali messi a disposizione dal Fondo europeo di sviluppo regionale). Il 29 settembre dello scorso anno è invece cominciata la seconda parte del progetto (denominato PITER+) che vede nuovamente coinvolti 14 partner distribuiti su entrambi i versanti del confine. Dal lato francese ci sono le Comunità dei Comuni di Guillestrois-Queyras, di Serre-Ponçon e della Valle dell'Ubaye Serre-Ponçon, oltre al Parco naturale regionale del Queyras e ai Dipartimenti Alpi dell'Alta Provenza e Alte Alpi. Da quello italiano, invece, figurano il Comune di Saluzzo, l'Unione montana Valle Stura, l'Unione montana Valle Maira e l'Unione montana dei Comuni del Monviso, la Provincia di Cuneo, il Consorzio Monviso Solidale, la Camera di Commercio di Cuneo e la Fondazione Agrion Piemonte. Tra i partner associati ci sono infine l'Unione montana Valle Grana, l'Unione montana Barge e Bagnolo e l'Unione montana Valle Varaita, mentre nel ruolo di osservatori, rispettivamente la Regione Provenza-Alpi-Costa Azzurra e la Regione Piemonte.
Questa nuova tranche prevede un finanziamento aggiuntivo di poco più di 7 milioni di euro (5,7 dal FESR), che serviranno a sostenere la realizzazione di tre progetti tematici, sviluppati sotto l'egida del gruppo di pilotaggio transfrontaliero composto dalle Comunità dei Comuni di Guillestrois-Queyras, di Serre-Ponçon e della Valle dell'Ubaye Serre-Ponçon, dal Comune di Saluzzo e dal Consorzio Monviso Solidale.
Del primo progetto tematico, denominato Terres Monviso + Attra(c)tive (il cui obiettivo è rendere la regione più attraente soprattutto di fronte alle sfide del cambiamento climatico e più accogliente per nuovi residenti e turisti attraverso la valorizzazione delle sue risorse naturali e culturali), è capofila il Comune di Saluzzo; del secondo, Terres Monviso + Rea(c)tive (finalizzato a rendere l'area interessata più resiliente ai rischi naturali associati al cambiamento climatico, prevedendo misure per la gestione delle acque e la messa in sicurezza dei principali valichi di montagna oltre al miglioramento dei sistemi di informazione rivolti agli utenti), è capofila l'Unione montana Valle Stura. Del terzo infine, Terres Monviso + Proa(c)tive (il cui scopo è coinvolgere attivamente le giovani generazioni e i nuovi cittadini, incoraggiandoli a partecipare alla governance e a generare senso di appartenenza in una zona al confine tra due aree statuali differenti), è capofila il Consorzio Monviso Solidale.
"Nello specifico, durante la seconda giornata di incontro noi come Consorzio abbiamo portato all'attenzione dei partner il tema dei giovani – sia italiani sia francesi – che costituiscono il soggetto principale su cui tutto il progetto appena cominciato si fonda", ribadisce il Direttore del CMS: "Riteniamo infatti fondamentale costruire o migliorare quelle condizioni necessarie a far sì che questo target generazionale possa scegliere di andare a vivere nelle 'terre alte' o di continuare a farlo".
Ognuna di queste tre articolazioni progettuali avrà a disposizione un budget di 2,137 milioni di euro, cui sono da aggiungere 0,7 milioni da utilizzare per un tavolo di coordinamento e comunicazione il cui compito sarà gestire e monitorare tutte le iniziative per mezzo di strategie volte alla sensibilizzazione e all'informazione delle popolazioni dei territori coinvolti.