“Io non ci sto e siamo liberi” hanno urlato a gran voce le ragazze ed i ragazzi della prima media dell’Istituto Comprensivo al termine di uno spettacolo che ha saputo intrecciare narrazioni, letture e performance teatrali, rendendo omaggio a coloro che si sono sacrificati per restituire dignità e diritti fondamentali al nostro Paese. Un’importante occasione per affermare, attraverso il linguaggio dell’arte, che democrazia e libertà non sono conquiste scontate, ma vanno tutelate ogni giorno. “Io non ci sto” è il motto del partigiano, di chiunque si ribelli, chiunque faccia sentire la propria voce, chiunque si schieri contro le ingiustizie.
L’intervento puntuale di Piero Balbo, in rappresentanza dell’Anpi Verzuolo-Valle Varaita, ha narrato le vicende della Resistenza sulle nostre montagne, ha ricordato i partigiani Piaschesi e le loro storie.
La serata si è conclusa con la consegna, da parte della Famiglia del Partigiano Chiaffredo Fina, della bandiera cucita la notte del 24 aprile 1945 alla sindaca del Comune di Piasco Stefania Dalmasso, che visibilmente emozionata, l’ha ricevuta a nome di tutti i piaschesi e si è rivolta ai ragazzi sul palco: “Questa bandiera è soprattutto vostra, è il simbolo del ‘Io non ci sto’ che dovrete far sentire ogni volta vi accorgerete che le libertà ed i diritti di qualcuno sono lesi”. La bandiera, debitamente incorniciata, sarà esposta nella sala del consiglio in Municipio, a simboleggiare in modo indelebile il legame con la lotta di liberazione.
La serata è stata organizzata all’interno del ricco programma voluto dall’Anpi Verzuolo-Valle Varaita in occasione dell’ottantesimo della Liberazione, in collaborazione con il Comune di Piasco e l’Istituto Comprensivo. Un ringraziamento al presidente ANPI Dario Peirano, a Piero Balbo, alla dirigente professoressa Aimone e alle professoresse Tonda e Miolano che hanno accompagnato i ragazzi in questa performance teatrale.