Ieri mattina, 5 novembre, la comunità di Piasco si è ritrovata per celebrare la Giornata dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate, un appuntamento di memoria e riflessione che unisce generazioni diverse nel segno della pace e del rispetto. Davanti alla scuola media, l’amministrazione comunale, l’Istituto comprensivo Venasca–Costigliole, l’Arma dei carabinieri, gli alpini, la Protezione civile e don Marco Casalis si sono ritrovati per dare avvio al corteo commemorativo, che ha raggiunto il Monumento ai Caduti presso il cimitero di Piasco. Lì è stata deposta una Corona d’Alloro in omaggio a chi ha sacrificato la vita per la patria. A rendere il momento ancora più significativo sono stati i ragazzi della scuola media, che hanno letto la favola “La Strada di Luce”, una storia che invita a costruire ponti invece di muri, a cercare la luce nei momenti di buio e a non dimenticare che ogni passo di solidarietà illumina anche il cammino degli altri. Le loro parole hanno offerto uno spunto di riflessione profondo su come, anche nei tempi difficili, ciascuno possa essere portatore di pace e di speranza. Nel suo discorso, la sindaca di Piasco Stefania Dalmasso ha ricordato come il 4 novembre rappresenti “una tappa fondamentale della nostra storia, ma anche un impegno attuale per custodire e rinnovare i valori di unità, libertà e democrazia”. Ha invitato tutti a considerare questa giornata non solo come un momento di memoria, ma come “un invito a costruire un’Italia unita non solo nei confini, ma anche e soprattutto nei cuori”. Riflettendo sui tempi presenti, la sindaca ha sottolineato che “viviamo in un’epoca in cui la pace non è scontata” e che la responsabilità di mantenerla appartiene a ciascuno di noi. Ha ricordato il ruolo delle Forze Armate, oggi impegnate non solo nella difesa dei confini ma anche nella tutela delle persone, dei diritti e della sicurezza quotidiana delle comunità. Un ringraziamento speciale è stato rivolto ai carabinieri, sempre vicini ai cittadini, agli alpini e alla Protezione civile, “volto autentico della solidarietà”, pronti ad intervenire nelle emergenze e a portare aiuto e conforto dove c’è bisogno. Rivolgendosi ai giovani, la sindaca ha voluto lasciare un messaggio chiaro e profondo: “Essere costruttori di pace significa cercare soluzioni, non conflitti; dialogo, non divisione. La pace nasce dai piccoli gesti di ogni giorno: dal rispetto, dall’ascolto, dal coraggio di dire no alla violenza e sì alla gentilezza”. Ha poi concluso con un invito semplice ma potente: “Ognuno di noi può essere luce per gli altri. Chiediamoci ogni giorno: cosa posso fare io per essere costruttore di pace?”. La cerimonia si è chiusa con un momento di raccoglimento e di gratitudine condivisa. La partecipazione dei ragazzi e delle associazioni locali ha reso questa giornata un’occasione viva di educazione civica, memoria e speranza, ricordando a tutti che la pace si costruisce, passo dopo passo, proprio come nella Strada di Luce.