SALUZZO - "All'ospedale di Saluzzo ho trovato un ambiente professionale, sereno e rassicurante"

La testimonianza di Giovanni Gatti, sindaco di Moretta, ricoverato per tre settimane a causa del Covid

21/05/2021 10:44

Riceviamo e pubblichiamo dal sindaco di Moretta Giovanni Gatti.
 
Il sindaco deve sempre rappresentare i suoi cittadini, ma non avevo messo in conto che ciò valesse anche per i virus pandemici! Vorrei portare la mia testimonianza di ricovero Covid, durata complessivamente 3 settimane presso l’Ospedale Civile di Saluzzo. Nonostante il fatto che, a detta dei medici, le mie condizioni inziali fossero abbastanza critiche, ho vissuto questo periodo con terapia di ossigeno costante tramite maschera, senza fortunatamente ricorrere a terapia intensiva o all’uso del casco. Nel reparto al primo piano dove ero ricoverato ho avuto modo di vivere in un ambiente rassicurante, sereno e professionale, dove la disponibilità e la cortesia del personale sanitario verso i pazienti erano al primo posto. Tutti, completamente calati nei propri ruoli secondo un protocollo ben definito, dagli addetti alle pulizie che con scrupolo pulivano e disinfettavano tutte le superfici, agli OSS e infermieri, che con dedizione, notte e giorno, si sono dedicati alla salute mia e di tutti gli altri pazienti, ai medici che quotidianamente mi hanno curato e tenuto aggiornato sui miei progressi. Da non dimenticare il buon servizio svolto dai lavoratori che affiancano i reparti Covid e che tengono le relazioni coi familiari, come anche la disponibilità dei medici a comunicare giornalmente le condizioni di salute ai congiunti.
 
Ho avuto modo di apprezzare il valore che rivestono gli ospedali di territorio, e del servizio fondamentale che offrono agli abitanti della zona, e che strutture sanitarie come questa mai come in questo momento di pandemia si sono resi necessari e preziosi. Un ringraziamento particolare ai medici Dott.sa Ferraro, Dott.sa Sogno e Dott. Aimone, e a tutto il personale di reparto. Grazie al mio medico di famiglia Dott.sa Fulgosi che generosamente ha tenuto i contatti tra ospedale e famiglia. Un grazie alle centinaia di persone che tramite messaggi a me o ai miei famigliari mi hanno manifestato la loro vicinanza, quanto mai preziosa in questo problematico momento.

c.s.

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