SAMPEYRE - Arrivato dalla Spagna, era affamato e debilitato: un avvoltoio monaco recuperato a Sampeyre

Il recupero nei giorni scorsi da parte degli operatori del Cras di Bernezzo, dove ora sta ricevendo le cure necessarie

Redazione 05/06/2025 09:26

Il 3 giugno, a Sampeyre in valle Varaita, un esemplare di avvoltoio monaco (Aegypius monachus) proveniente dalla Spagna è stato recuperato dopo diversi giorni di permanenza nella zona. Dopo un primo tentativo sabato 31 maggio il rapace, apparso subito visibilmente debilitato e affamato, è stato tratto in salvo dal CRAS di Bernezzo. Con un peso di soli 4,4 kg, ben al di sotto della norma per un individuo della sua stazza, è stato immediatamente trasportato presso la struttura di Bernezzo, dove ha ricevuto le prime cure veterinarie. L'animale, provvisto di anelli di riconoscimento, è stato identificato come appartenente al Ministero dell'Ambiente Spagnolo. Immediatamente gli esperti hanno avviato le procedure veterinarie e stabilito un protocollo di osservazione per monitorare le condizioni. Attualmente il rapace sembra stare bene e si alimenta autonomamente, seguito con particolare attenzione per garantire il pieno recupero.
 
I Carabinieri Forestali, che per primi hanno segnalato la presenza dell'avvoltoio, hanno partecipato attivamente al recupero, insieme al direttore sanitario del Parco Alpi Marittime Arianna Menzano, il quale ha fornito supporto veterinario per la valutazione dello stato di salute dell'animale. L’avvoltoio monaco è una delle più grandi specie di avvoltoi presenti in Eurasia. Predilige ambienti montuosi e boscati, costruendo il nido su alberi ad alto fusto. Con un'apertura alare che può raggiungere i 295 cm e un peso che varia tra i 7 e i 12,5 kg, è un predatore necrofago fondamentale per l’equilibrio degli ecosistemi. Si nutre principalmente di carcasse di animali, contribuendo così alla prevenzione della diffusione di malattie e al mantenimento della biodiversità. Generalmente solitario e monogamo, manifesta una parziale tendenza migratoria, spostandosi alla ricerca di aree favorevoli alla riproduzione e all’alimentazione. Negli ultimi decenni, la specie sta affrontando numerose minacce, tra cui la perdita dell'habitat, l’avvelenamento accidentale e le collisioni con infrastrutture antropiche. Sebbene classificato come "prossimo alla minaccia", gli interventi di conservazione e recupero risultano cruciali per la protezione di questa specie.
 
L’operazione di recupero effettuata in valle Varaita testimonia l'importanza della collaborazione tra enti e istituzioni nella tutela della fauna selvatica. Il CRAS di Bernezzo continua a monitorare l'esemplare, lavorando per garantire la sicurezza e individuare le migliori soluzioni per il suo futuro. L’obiettivo resta quello di assicurare il benessere dell’animale e favorire, quanto prima, il ritorno al suo habitat naturale.

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