SAMPEYRE - Cancellata la norma sulla gestione associata delle funzioni fondamentali dei piccoli comuni

La soddisfazione del sindaco di Sampeyre Domenico Amorisco: 'Il piccolo Comune si riappropria della propria autonomia, della propria storia, della propria identità culturale e delle proprie tradizioni'

26/03/2019 15:00

L’aveva sostenuto sin dall’inizio del suo primo mandato di Sindaco di Casteldelfino, anno di grazia 2006, e lo aveva confermato per l’intero decennio dei suoi due mandati nella capitale della Castellata, ultimati nel 2016, che la norma sulle Unioni dei Comuni per la gestione delle funzioni fondamentali dei piccoli Comuni era illegittima e per questo motivo Domenico Amorisco, a giugno 2016 eletto Sindaco a Sampeyre, si era guardato bene dall’aderire all’Unione Montana lasciando quello che era allora il suo Comune isolato dal “carrozzone”. Qualche giorno fa, però, la sentenza n. 33/2019 della Corte Costituzionale gli ha dato ragione dichiarando l’incostituzionalità dell’art.14, comma 28, del decreto-legge 78/2010 che obbligava appunto ad esercitare in forma associata, attraverso convenzione o unione, le funzioni fondamentali dei Comuni con popolazione sino a 5000 abitanti o sino a 3000 in montagna.
 
Cosa sono le funzioni fondamentali di un Comune? Praticamente l’intero impianto di un qualsiasi piccolo Comune: dalla organizzazione generale dell'amministrazione, gestione finanziaria e contabile al trasporto pubblico comunale, catasto, pianificazione urbanistica, protezione civile, gestione dei servizi di raccolta e smaltimento dei rifiuti urbani, riscossione dei tributi, servizi sociali, servizi scolastici, polizia locale e tenuta dei registri di stato civile. Con la norma dichiarata incostituzionale queste funzioni dovevano essere obbligatoriamente esercitate in forma associata o stipulando convenzioni con altri Comuni oppure aderendo all’Unione, ma i decreti Milleproroghe di ben otto anni, dal 2010 al 2019, hanno prorogato annualmente la scadenza al 30 giugno prossimo, scadenza che ora viene a cadere nel vuoto perché la norma originaria dell’obbligo di associarsi è stata cancellata dalla sentenza della Corte Costituzionale.
 
“Con la cancellazione dell’obbligo di associarsi – dichiara soddisfatto il Sindaco di Sampeyre Domenico Amorisco – il piccolo Comune si riappropria della propria autonomia, della propria storia, della propria identità culturale e delle proprie tradizioni. Una grande vittoria quella della sentenza n.33 della Corte Costituzionale, che grazie al TAR del Lazio che ne aveva sollevato l’eccezione di incostituzionalità, è giunta proprio sotto il nuovo Governo che… del cambiamento, come tale si è qualificato, deve poter dar prova anche nei confronti dei piccoli Comuni aprendo una nuova era politico-istituzionale e rivalutandoli con adeguati finanziamenti”.


c.s.

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