MANTA - Cia, Maurizio Ribotta: “Il ruolo di Agrion è fondamentale per la nostra frutticoltura”

Si è tenuto a Manta il convegno dedicato all’“analisi di mercato, finanziamenti pubblici, gestione del rischio e innovazione varietale”

Maurizio Ribotta

24/10/2025 17:53

Agrion è un asset strategico per la nostra frutticoltura: ci consente di cimentarci nella ricerca con un approccio pragmatico e vicino alla realtà produttiva”, così Gabriele Carenini, presidente regionale di Cia Agricoltori italiani del Piemonte, intervenendo al convegno “Gli stati generali della frutticoltura piemontese: analisi di mercato, finanziamenti pubblici, gestione del rischio e innovazione varietale”, ospitato oggi presso il Centro Sperimentale della Fondazione Agrion di Manta. Carenini ha sottolineato la necessità di superare le contrapposizioni ideologiche per puntare su una visione condivisa e concreta: “Sono finiti i tempi delle bandiere e delle crociate. Dobbiamo fare sinergia, pensare positivo e guardare avanti con fiducia. Il prodotto agricolo piemontese è riconosciuto e apprezzato in tutto il mondo: ora dobbiamo concentrarci su chi questo prodotto lo realizza ogni giorno, gli agricoltori, mettendoli nelle condizioni di poter vivere dignitosamente del proprio lavoro”. Il presidente di Cia Piemonte ha ribadito che la redditività resta “l’unica cosa che conta”, perché “gli agricoltori sono imprenditori a tutti gli effetti”. Da qui l’appello a non disperdere il valore del comparto primario: “Se non difendiamo i professionisti dell’agricoltura, perderemo terreno, mettendo a rischio un patrimonio nazionale di primo piano come il Made in Italy. Dobbiamo calare a terra i risultati della ricerca e costruire insieme un futuro sostenibile e produttivo per la nostra frutticoltura”. Gli stati generali della frutticoltura, organizzati da Fondazione Agrion, Edagricole e Tecniche Nuove, con il patrocinio delle istituzioni e degli ordini professionali, hanno riunito produttori, tecnici, esperti, rappresentanti della filiera e del mondo accademico per un pomeriggio di dialogo e approfondimento sulle sfide della frutticoltura piemontese. Commentando gli esiti della giornata, Maurizio Ribotta, responsabile provinciale del Settore tecnico di Cia Agricoltori italiani di Cuneo, pone l’accento sulle difficoltà crescenti del comparto e sulla centralità della ricerca applicata: “Produrre frutta è diventato sempre più complesso – spiega – a causa dei cambiamenti climatici, della diffusione di nuovi insetti patogeni e della volatilità del mercato. È fondamentale che la ricerca sia considerata prioritaria e realmente applicabile. Ma serve anche formare tecnici agronomi preparati, in grado di trasferire le conoscenze direttamente ai frutticoltori sul campo”. Ribotta sottolinea l’importanza di una sperimentazione coordinata, ricordando che “il ruolo di Agrion è fondamentale per mettere a sistema i risultati e trasformarli in strumenti concreti di gestione aziendale”.
Sul fronte della gestione del rischio, ribadisce come “sia sempre più difficile tutelare le imprese agricole dai rischi abiotici e climatici, come la Popillia japonica o la cimice asiatica, che stanno minacciando le nostre produzioni”. Infine, un richiamo alla necessità di pianificare le produzioni per evitare le distorsioni del mercato: “Il mercato dell’ortofrutta è per sua natura volatile – ricorda Ribotta –. Quando l’offerta supera la domanda, i prezzi crollano e la frutta, che non può essere conservata a lungo, finisce fuori mercato. Servono strumenti di programmazione che guidino le scelte varietali e produttive per assicurare stabilità e reddito agli agricoltori”. Nel corso della giornata sono stati presentati l’aggiornamento della Carta della Frutticoltura, l’inaugurazione del Living Lab presso il centro sperimentale Agrion e la firma del protocollo d’intesa con i poli universitari piemontesi, strumenti fondamentali per rafforzare il legame tra innovazione scientifica e applicazione pratica in campo. Tra i numerosi interventi, si sono alternati contributi di Angelo Frascarelli (Università di Perugia) sulla nuova Pac e le prospettive per la frutticoltura, Bruno Mezzetti (Università Politecnica delle Marche) sul miglioramento varietale, Andrea Berti (Asnacodi) sulla gestione del rischio, e Laura Stocchi (Cso Italy) sull’andamento del mercato ortofrutticolo. Il tavolo di confronto con la filiera ha visto la partecipazione di Marco Rivoira, Domenico Sacchetto, Fabrizio Galliati, Domenico Paschetta e Roberto Morello, con le conclusioni affidate a Paolo Balocco, direttore dell’Assessorato Agricoltura e Cibo della Regione Piemonte.

c.s.

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