SALUZZO - Con il cardiologo itinerante le trasfusioni diventano domiciliari

Il primo progetto per la neonata Fondazione Ospedale Saluzzo-Savigliano-Fossano: "Un aiuto concreto per i residenti nelle aree periferiche"

17/06/2025 07:15

Riguarda le trasfusioni domiciliari il primo progetto sostenuto concretamente dalla neo-nata Fondazione Ospedale di Savigliano, Saluzzo e Fossano, che unisce nove soci fondatori privati in un’azione di sostegno alla sanità territoriale, preparatoria alla realizzazione del nuovo nosocomio dell’Asl Cn1. Il Consiglio di amministrazione mercoledì scorso ha deciso di voler perseguire un obiettivo che risponde ad un’esigenza sentita sul territorio, in particolare da parte di soggetti più fragili, con difficoltà di spostamento o residenti in aree periferiche. Con lo stanziamento disposto giovedì 12 giugno, l’Asl Cn1 d’ora in avanti può integrare all’ematologo in ospedale una seconda figura itinerante, che raggiungerà direttamente la residenza del paziente. 
 
Dichiara il direttore generale dell’Asl Cn1, Giuseppe Guerra: "Assistere il paziente a domicilio è da sempre un nostro obiettivo e rientra nella gestione della cronicità, compito peraltro non semplice su un territorio molto vasto, con 173 comuni e oltre 413 mila abitanti. La cura e l’assistenza a domicilio consentono di migliorare il comfort del paziente e offrire altresì un contributo ai familiari o care-giver. Sono pertanto grato alla Fondazione per il sostegno al progetto trasfusioni a domicilio, che mi auguro divenga una buna pratica da esportare".     
   
Il programma, attivo in via sperimentale sino a fine anno, prevede fino a 100 prestazioni domiciliari, con l’intento di mantenere ed eventualmente ampliare il servizio. Intanto i prossimi mesi saranno fondamentali per raccogliere le informazioni utili a “tararlo”, capendo in quali contesti e territori si originano le esigenze dello stesso, che saranno verificate dagli uffici dell’Asl e condivise con i vertici della Fondazione. 
 
Commenta la presidente del neo-nato ente, Valeria Vanzetti: "Abbiamo scelto questo progetto con l’obiettivo di contribuire al miglioramento della condizione dei pazienti più fragili. La trasfusione è un’operazione delicata ed invasiva: poterla svolgere a casa, in un contesto protetto e, anche psicologicamente più confortevole, vuole essere un supporto per i pazienti che, per varie ragioni, non riescono a raggiungere l’ospedale". 
 
SALGONO A NOVE I SOCI FONDATORI DELLA FONDAZIONE
Alle sette imprese presenti al momento della firma dello Statuto (Albertengo Panettoni spa, Bertolotto spa, Vanzetti Engeneering spa, Selghis calcestruzzi spa, Egim srl, Bus Company srl, Idrocentro spa) negli ultimi mesi se ne sono aggiunte due: la Profilmec di Racconigi e la Officine Lara di Saluzzo, rispettivamente rappresentate da Walter Talpo e Mauro Olivetti, che contribuiranno anch’essi a selezionare i progetti per la crescita della nuova realtà, il cui fine è offrire un supporto alle attività dei tre poli sanitari dell’area Nord della provincia di Cuneo, favorendo tutte le sinergie possibili nella delicata fase di transizione che porterà alla creazione del maxi-polo sanitario.
 

c.s.

Notizie interessanti:

Vedi altro