ISASCA - Filiera del legno piemontese, prima “uscita pubblica” per la nuova legge

Paolo Bongioanni l’ha illustrata a operatori, sindaci e studenti al Centro del Legno di Isasca: "Presto i bandi"

13/12/2023 15:07

Prima «uscita» pubblica sul territorio per la nuova legge regionale sulla Filiera del legno piemontese, approvata lo scorso 10 ottobre dal Consiglio regionale. L’occasione è venuta dal workshop Saperi contaminati per il valore del territorio. Il design incontra il legno, che si è tenuto nella mattinata di stamane al Centro del Legno di Isasca, in Val Varaita.
 
La legge è stata illustrata a operatori, amministratori locali e studenti dal suo ideatore e promotore, il capogruppo FdI in Consiglio regionale Paolo Bongioanni, in un incontro al quale sono intervenuti fra gli altri il sindaco di Isasca Guido Foglio, il Presidente Unione Comuni Valle Varaita Silvano Dovetta e il Presidente del Bim - Bacino Imbrifero Montano Valle Varaita Marco Gallo.
 
Spiega Bongioanni: «Al Centro del Legno di Isasca, l’unica scuola professionale piemontese che prepara in un ciclo completo di 5 anni i futuri artigiani del legno, ho presentato la nuova legge che impatta per la prima volta in modo organico su tutti i segmenti della filiera del legno. I 4.000 lavoratori del primo settore, quello dei boscaioli, dell’abbattimento e lavorazione. Quello artigiano, che rappresenta la continuità della tradizione storica nella lavorazione del legno e del mobile, per il quale i nostri mobilieri riceveranno ora il marchio di Eccellenza artigiana “Mobile Piemonte”. L’asse industriale e produttivo, un comparto di innovazione tecnologica dove operano 3.600 aziende fra carpenteria, edilizia, tetti, imballaggi, biomasse con la grande opportunità del loro recupero a fini energetici».
 
La legge conta per il primo anno su 1.150.000 euro che saranno erogati attraverso appositi bandi: «I bandi di prossima pubblicazione - prosegue Bongioanni - saranno pensati per rafforzare la capacità di approvvigionamento in loco di materia prima e creare quella filiera corta che è l’obiettivo più ambizioso della legge, fino ad arrivare all’autosufficienza diretta del Piemonte. Inoltre sosterremo il potenziamento delle attività attraverso l’acquisto di nuove attrezzature per il disbosco e di nuovi macchinari per le segherie esistenti».
 
Significativa la scelta della sede dove si è tenuta la presentazione: il Centro del Legno di Isasca che, con i suoi 24 studenti provenienti da tutta la Granda, dal Torinese, Val Pellice e Alessandrino, è l’unico istituto in Piemonte che forma nel ciclo completo di cinque anni i futuri boscaioli, artigiani e operatori del legno. Bongioanni: «Stiamo già lavorando con le Academy dell’assessore al lavoro Elena Chiorino per la formazione professionale innovativa nel settore. E con i prossimi finanziamenti sulla legge regionale per la messa in sicurezza dei territori da eventi calamitosi sosterremo la manutenzione dei boschi e il recupero del materiale ligneo di scarto, per l’incremento della sicurezza dei lavoratori e l’innovazione tecnologica».
 
Attenzione e apprezzamento per la nuova legge sono venute dagli amministratori locali presenti. «Il Centro per il legno – commenta il sindaco di Isasca Guido Foglio – è un’eccellenza nella formazione dei futuri operatori perché, anche grazie alla collaborazione con il Consorzio Saluzzo Arreda, opera nel cuore del territorio montano della Val Varaita dove il legno nasce e viene lavorato da sempre. Attraverso la nuova legge intendiamo tornare allo “Slow Wood”, l’uso di legno locale a km 0, green e a minime emissioni di Co2, e ridare nuova vita a una risorsa come il bosco che in Paesi come la Svizzera, l’Austria e la Francia viene curato e gestito come una vera coltivazione, mentre qui decennii di abbandono e spopolamento lo hanno reso una giungla inaccessibile e senza strade di avvicinamento per qualunque boscaiolo».
 
L’importanza della nuova legge regionale per iniziare questa innovativa fase di sviluppo è sottolineata anche dal presidente dell’Unione Comuni Valle Varaita Silvano Dovetta: «Il Centro del Legno deve tornare ad essere ciò che era quando nacque dalla volontà delle Comunità montane, poi abolite e che auspico possano ritornare: una realtà importantissima che non deve assolutamente lasciare il territorio ma continuare ad essere il centro propulsore di formazione e sviluppo per la montagna».
 
Valutazione condivisa dal Presidente del Bim – Bacino Imbrifero Montano Valle Varaita Marco Gallo, che sostiene l’istituto e l’economia locale attraverso la redistribuzione dei canoni di concessione dei piccoli impianti idroelettrici della valle: «È un piccolo gioiello di montagna, un unicum regionale che in vent’anni ha resistito allo spopolamento e al difficile insediamento produttivo nelle terre alte. Raccolgo per questo con piacere la disponibilità del capogruppo Bongioanni a organizzare un incontro con l’assessore Elena Chiorino per reperire possibili nuove risorse e rilanciare il Centro come anello della nuova filiera regionale».
 

c.s.

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