SCARNAFIGI - La Valgrana regala una forma di Piemontino ai primi tre nati in provincia di Cuneo

L’appuntamento è per sabato 12 giugno nei magazzini di stagionatura. Una forma anche al primo nato di Scarnafigi, dove ha sede l'azienda

Qui la premiazione di una delle passate edizioni

Redazione 31/05/2021 09:55

Continua la fortunata tradizione di omaggiare le generazioni future con quello che è diventato nel tempo un vero e proprio must della produzione lattiero casearia: il Piemontino, il celebre formaggio a pasta dura – nelle versioni Dolcissimo, Classico e Oro – simbolo del modus operandi aziendale. Realizzato unicamente con latte 100% piemontese, sale e caglio, è il perfetto connubio tra genuinità e gusto. Sabato 12 giugno, a partire dalle ore 10, il magazzino di stagionatura della Valgrana ospiterà uno degli eventi più importanti sul calendario dell’impresa scarnafigese. Angelica Calliero di Moretta, Nicolò Rivoira di Saluzzo, Anita Vetrò di Sommariva Bosco e Ilary Solavaggione di Scarnafigi verranno premiati quali rappresentanti di una nuova generazione a cui guardare con sincero entusiasmo.
 
“Questa manifestazione è per noi una priorità dal grande significato simbolico – commenta Franco Biraghi, presidente della Valgrana – che sottolinea la nostra fiducia nel futuro di questo territorio ricco di tradizioni e di bellezze naturali”.
 
Nonostante il periodo complesso, la Valgrana nutre un profondo ottimismo nel domani che verrà, mantenendo vivo quel legame con le tradizioni che la ancorano ulteriormente al territorio. Dedizione ed esperienza sono gli ingredienti che l’impresa impiega quotidianamente, costruendo una sinergia tra l’apporto tecnologico e quello umano guidato, non solo dalla maestria, ma anche dalla passione, come evidenzia Alberto Biraghi amministratore delegato: “Nei miei incontri con i giovani studenti ho sempre ribadito quanto sia fondamentale impiegare, in quello che si fa, il 101%. Solo così si potrà essere pienamente soddisfatti del proprio operato”.
 
“La passione anima la filosofia aziendale da oltre trent’anni anche in momenti come questo, in cui le complessità sono molte e i tempi sono difficili – conclude Franco Biraghi – ma, se le nuove generazioni non si siederanno per piangersi addosso e reagiranno con la volontà e la concretezza che contraddistingue il nostro territorio, mi aspetto un futuro sicuramente positivo”.

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