BROSSASCO - Le associazioni ambientaliste contro il Comune di Brossasco per la capitozzatura di alcuni tigli

Il comunicato stampa diffuso da Legambiente, Pro Natura, Lipu, Cuneo Birding e Italia Nostra Cuneo

03/04/2021 12:28

Riceviamo e pubblichiamo.
 
Viviamo in un’epoca in cui si ha “paura” delle piante cittadine, che, quindi, vanno eliminate. E’ successo a Borgo San Dalmazzo con una drastica capitozzatura delle piante di via Vittorio Veneto, a Fossano, dove il Comune vuole abbattere un intero viale di tigli (57), e a Brossasco dove degli alberi che creavano un’oasi verde in un’area giochi sono rimasti in piedi unicamente i tronchi senza neppure una minuscola branca; sembrano inanimati pali di sostegno, non esseri viventi. La capitozzatura (anche se in quest’ultimo caso il termine non è corretto, perché il risultato è ben peggiore), al di là dei danni estetici da non sottovalutare in un’area pubblica, rischia sempre di creare seri problemi di sopravvivenza e di stabilità delle piante. E’ risaputo, ed è doveroso ricordarlo, che la capitozzatura è molto dannosa, innanzitutto perché le piante non riescono a rimarginare totalmente le ferite. A lungo andare possono deperire per stress vegetativo e sono più facilmente preda di malattie e carie del legno. Poi, dicono gli esperti, la mancanza di fronde nelle calde estati di questi anni causa vere “scottature” dei tessuti con insorgenza di tumori e morte delle piante.
 
Non comprendiamo il perché di questa scelta assurda dell’amministrazione comunale di Brossasco. Per eliminare completamente le piante? E allora perché sono rimasti in piedi i tronchi? Per risparmiare nella potatura? E’ esattamente l’opposto: le piante per sopperire alle carenze nutrizionali per la mancanza di foglie e difendersi dai raggi solari produrranno tanti germogli, che cresceranno in fretta, sottili e delicati, mal distribuiti, costringendo a nuove potature se si vorrà evitare una crescita eccessiva e soprattutto pericolosa. Il sindaco di Brossasco, Paolo Amorisco, ha chiarito che l’intervento è stato deciso per la situazione di pericolo causata dai tigli sui passanti e sulle strade adiacenti, soprattutto in caso di nevicate abbondanti e forte vento. Ma allora, tutti gli alberi sono pericolosi, quindi
l’unica soluzione è eliminarli tutti! Con questo drastico intervento non si risolve il problema della sicurezza, anzi, come già chiarito, la si peggiora. Chiediamo al sindaco: è stata effettuata un’analisi tecnico-sanitaria ( ad es. il VTA, visual Tree Assessment) per stabilire la stabilità dei tigli?
 
D’altronde ci sono norme precise da rispettare: i criteri ambientali minimi per il servizio di gestione del verde pubblico (D.M. Ambiente pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 4 aprile 2020). La norma prevede che l’aggiudicatario dell’intervento di potatura (personale competente con specifica qualifica professionale) debba evitare di praticare la capitozzatura, la cimatura e la potatura drastica. Purtroppo il danno ormai è stato arrecato e ad esso non si può ovviare. Ci auguriamo che non abbia più a succedere nei futuri interventi di potatura e chiediamo al sindaco una adeguata compensazione per la collettività con la messa a dimora di nuove
piante in altre aree del paese.
 
Bruno Piacenza – presidente Legambiente Cuneo
Domenico Sanino – presidente Pro Natura Cuneo
Silvio Galfrè – presidente Lipu Cuneo
Albino Gosmar – presidente Cuneo Birding
Alberto Collidà – presidente Italia Nostra Cuneo

c.s.

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