Lunedì 20 ottobre a Guillestre durante la Foire agricole de la Saint Luc - come è ormai tradizione - sono stati premiati i progetti vincitori dell’edizione 2025, la nona, dei Trofei MaB UNESCO della Riserva della Biosfera transfrontaliera del Monviso. Ad aggiudicarsi il riconoscimento sono stati l’associazione Amici del Po di Villafranca Piemonte, per il progetto “Valorizziamo le tradizioni della navigazione fluviale: conosci e naviga il fiume” e la cooperativa L’alpin chez lui, Les jouets du Queyras di Arvieux, con una proposta progettuale intitolata “Favoriser la poursuite des Jouets du Queyras, l’emblématique savoir faire local”. Ad entrambi, Marco Dastrù e Christian Blanc, presidenti dei Parchi del Monviso e del Queyras che collaborano all’organizzazione dei Trofei in qualità di enti gestori della Riserva della Biosfera transfrontaliera MaB UNESCO del Monviso, hanno consegnato una pergamena e l’assegno di 1.000 euro a sostegno della realizzazione dei progetti. Il progetto “Valorizziamo le tradizioni della navigazione fluviale: conosci e naviga il fiume” dell’associazione Amici del Po di Villafranca Piemonte nasce con l’obiettivo di recuperare e tramandare l’antica arte della navigazione sul Po con la tradizionale barca a punta, favorendo un contatto diretto tra uomo e natura. Attraverso corsi di formazione pratica e teorica, i partecipanti imparano a conoscere la forza del fiume, la sua biodiversità e le tecniche di navigazione sostenibile. Il progetto prevede tre fasi: un corso introduttivo di navigazione con la barca a punta; la realizzazione di uno spazio museale dedicato alla storia della navigazione fluviale e alle tecniche di difesa spondale e un corso avanzato di navigazione sul Po. Accanto alla formazione, il progetto punta alla valorizzazione del patrimonio culturale e naturale del fiume, rafforzando il legame tra la comunità locale e il suo ambiente. I barcaioli, veri e propri “custodi del Po”, contribuiscono anche al monitoraggio e alla tutela dell’ecosistema fluviale. Il progetto si inserisce coerentemente tra le altre iniziative che l’associazione attua nella promozione del turismo sostenibile del territorio fluviale, in particolare la promozione e la manutenzione del Sentiero delle Ochette, percorso ad anello di circa 12 km lungo le sponde del Po che si sviluppa tra i comuni di Villafranca Piemonte, Moretta e Cardè. Il progetto Favoriser la poursuite des Jouets du Queyras, l’emblématique savoir faire localdella cooperativa, riconosciuta in Francia di interesse collettivo, L’alpin chez lui, Les jouets du Queyras di Arvieux è interamente rivolto al consolidamento dell’occupazione sul territorio locale, per preservare la produzione artigianale di oggetti in legno utilizzando le risorse locali e collaborando con imprese del territorio e/o della regione, trasmettendo un sapere artigianale radicato nel patrimonio locale e avviato nel 1920. Dopo alcune difficoltà, questa cooperativa, la cui situazione finanziaria resta ancora fragile, vuole rilanciare l’attività. Partecipando ai trofei, ha voluto mostrare che è stata avviata una nuova dinamica, con una forte volontà di continuità nel tempo, per permettere ai dipendenti di vivere e lavorare all’interno della Riserva di Biosfera, contribuire all’attività economica locale, rafforzare il legame sociale e intergenerazionale e condividere questo patrimonio. Il premio viene quindi riconosciuto come sostegno al superamento delle difficoltà finanziarie e per contribuire alla fase di rilancio dell’attività, salvaguardando i posti di lavoro esistenti e incrementando le collaborazioni con gli altri protagonisti della Riserva di Biosfera, in particolare gli eco-attori sia sul versante francese che su quello italiano. Con il sostegno a queste due iniziative locali, il Parco del Monviso e il Parc naturel régional du Queyras vogliono incoraggiare anche quest’anno lo sviluppo di progetti nei quali l’ecologia conviva con le sfide socioeconomiche di oggi. La premiazione conferma ancora una volta l’importanza di sostenere azioni che si rivolgono in particolare al mantenimento di attività, anche produttive, legate alle tradizioni locali, applicando in pieno il dettato UNESCO di convivenza tra “man and biosphere”, ovvero esseri umani e ambiente naturale. La Riserva della Biosfera transfrontaliera del Monviso, prima riserva transfrontaliera tra Italia e Francia riconosciuta dall’UNESCO, continua a proiettarsi verso il futuro, specialmente in un anno come questo nel quale è stata da poco confermata per altri dieci anni la certificazione UNESCO, a seguito della positiva conclusione dell’iter di revisione periodica a cui sono soggette tutte le aree riconosciute a vario titolo dall’agenzia dell’ONU che si occupa di educazione, scienza e cultura. La premiazione dei Trofei MaB UNESCO della Riserva della Biosfera transfrontaliera del Monviso arriva immediatamente dopo che una delegazione della Riserva della Biosfera transfrontaliera del Monviso – composta dal presidente dell’ente gestore italiano Parco del Monviso Marco Dastrù, dal suo direttore Vincenzo Maria Molinari, dal coordinatore italiano della Riserva Maurilio Paseri e dalla referente per le azioni di divulgazione Mariangela Aloi – ha partecipato, da martedì 14 a giovedì 16 ottobre, al 6° Meeting italiano delle Riserve di Biosfera che si è svolto a Trento, nel territorio della Riserva di Biosfera Alpi Ledrensi e Judicaria. Organizzato in collaborazione con il Comitato Tecnico Nazionale MaB UNESCO e il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica, l’incontro si è svolto in un momento strategico a poche settimane del 5° Congresso Mondiale delle Riserve della Biosfera che si è tenuto ad Hangzhou, in Cina, dal 22 al 26 settembre scorsi e nel quale è stata approvata la nuova strategia per il programma MaB UNESCO nel periodo 2026-2035. La nuova strategia si pone tre obiettivi principali: contribuire al raggiungimento degli obiettivi dell’agenda 2030 e degli accordi ambientali multilaterali, rafforzare la rete della Riserve di Biosfera, attraverso network tematici e regionali, essere incubatori del cambiamento, sviluppando e condividendo la conoscenza sviluppata all’interno della rete delle Riserve di biosfera, ispirando e influenzando futuri sostenibili e accordi post 2030. In questo contesto, la delegazione italiana ha presentato l’esperienza del protocollo che le Riserve MaB sul Po hanno sottoscritto nel corso del 2024, una buona pratica che ha suscitato notevole interesse.