VENASCA - Venasca, il Comune sospende il servizio scuolabus e garantisce ristori alle famiglie

Alla base della decisione pandemia e il pensionamento dell’operaio dedicato al servizio. Dovetta: “Ci auguriamo di tornare ad una sorta di normalità”

Uno scuolabus (immagine di repertorio)

Redazione 29/03/2021 10:12


Quattrocento euro di contributo per ogni nucleo famigliare che – a Venasca – usufruiva del servizio scuolabus. È la misura di sostegno che l’Amministrazione comunale di Venasca ha adottato, dal momento che per il 2020 il Comune ha deciso di “non attivare il servizio di trasporto alunni”.

Il motivo lo spiega il sindaco del paese, Silvano Dovetta: “La grave pandemia da Covid-19, ormai in atto dai primi mesi del 2020 ha avuto, come è a tutti noto, gravissime ripercussioni, tra l’altro, sull’attività didattica e, di conseguenza, sui diversi servizi ad essa correlati”.
 
Tra le attività connesse al mondo della scuola, come rimarca il sindaco, “particolare rilevanza riveste il servizio di trasporto alunni, per il quale sono state attivate su tutto il territorio nazionale misure di sicurezza omogenee alle quali è necessario ottemperare, con particolare attenzione al rispetto della normativa sanitaria e delle misure di contenimento del virus Sars-Cov-2”.

Le linee guida per il trasporto scolastico, allegate al Dpcm datato settembre 2020, impongono infatti misure specifiche per l’organizzazione del servizio, in termini di sanificazione, tempistiche e percentuale di riempimento dei mezzi, che rendono particolarmente difficile garantire l’espletamento del trasporto.

“A ciò, per il nostro Comune, va ad aggiungersi un’ulteriore difficolta. Da sempre abbiamo effettuato il servizio di trasporto alunni con uno scuolabus di nostra proprietà, guidato da personale comunale. Dal 1 agosto 2020, però, il nostro operaio è andato in pensione, con una conseguente riduzione del personale dedicato al servizio di trasporto alunni”.

“Proprio alla luce di queste considerazioni, abbiamo deciso di sospendere il servizio scuolabus”. Una decisione assunta di concerto con le famiglie: “Abbiamo convocato una riunione, aperta alle famiglie potenzialmente interessate al servizio. Hanno preso parte all’incontro otto nuclei familiari, con i quali abbiamo deciso la linea da adottare”.

Niente trasporto in scuolabus, dunque, ma un ristoro economico di 400 euro che il Comune ha destinato per ogni nucleo famigliare “penalizzato” dalla sospensione del servizio scuolabus. Le famiglie che hanno beneficiato del contributo sono quelle presenti negli elenchi agli atti del Municipio.

Il Comune ha deciso di suddividere in due tranche il contributo: i primi 150 euro entro l’inizio del 2021, i restanti 250 euro entro giugno 2021.

“Purtroppo, quest’anno, una concomitanza di fattori, in parte legati alla pandemia, e in parte legati alla pianta organica del Comune, ci hanno portato a sospendere il servizio. Una scelta adottata di concerto con le famiglie del paese, per le quali abbiamo sin da subito stanziato ristori economici. Ci auguriamo quanto prima di tornare ad una sorta di normalità, sia per quanto concerne questo servizio nella fattispecie, ma non solo”.

Notizie interessanti:

Vedi altro