SALUZZO - Venerdì 3 ottobre apre ufficialmente il nuovo parco di Vigna Ariaudo a Saluzzo

L’area verde, ampia 26 mila metri quadri, prende il nome dalla famiglia che l’ha acquistata nel 1971 e ceduta al Comune nel 2020

c.s. 23/09/2025 16:06

È praticamente immutato da secoli, ma è sempre stato privato e non accessibile. Ora è a disposizione dei saluzzesi. Dopo anni di interventi e lavori, legati in particolare al restauro del complesso residenziale su via Valoria, venerdì 3 ottobre viene inaugurato ufficialmente, e aperto in modo definitivo al pubblico, il parco di Vigna Ariaudo. L’appuntamento è per le 16 nell’area a cui si accede dalla nuova (in realtà antica, ma riaperta dopo il cantiere) via Sopra le mura (si accede da via Valoria Inferiore, all’altezza del civico 37/b), dove c’è il varco nella cinta muraria del XIII secolo e a pochi metri dall’ultima torre ancora conservata (e anch’essa restaurata). Con l’apertura, saranno anche presentati due pannelli informativi realizzati dalla delegazione FAI (Fondo Ambiente Italiano) di Saluzzo sulla storia e le trasformazioni del parco stesso e dell’edificio che c’è al centro, conosciuto come “Casa dell’ortolano”, sulla base degli studi del professor Aldo Molinengo (che fa anche parte del FAI), prodotti grazie al sostegno dell’azienda saluzzese “Eviso”. Al termine dell’inaugurazione, lo stesso Molinengo presenterà al vicino spazio “Tastè” in Salita al Castello, dalle 18, il suo volume “Il giardino della Castiglia” (partecipazione gratuita e libera). Questa area verde da 26 mila metri quadri, il parco pubblico più esteso dell’abitato di Saluzzo pari a poco meno di quattro campi da calcio, prende il nome dalla famiglia che l’ha acquistata nel 1971 e l’ha poi ceduta al Comune nel 2020. Secondo gli studi storici, anche osservando mappe, cartine e dipinti medievali, per secoli non ha subito trasformazioni rilevanti. La sua creazione risale all’avvio dell’edificazione della Castiglia, di cui era appunto il giardino, quindi intorno al 1270-80. Per le fonti documentali, è stato per lungo tempo l’orto dei marchesi ed è proprio per questo che l’edificio al centro, di chiara architettura medievale, è chiamato “Casa dell’ortolano”. “Crediamo ci vorrà tempo per capire l’impatto che avrà Vigna Ariaudo nella vita della città – dicono dalla giunta del sindaco Franco Demaria –, ma crediamo che sarà positivo e rilevante. Si, perché è un enorme spazio verde a disposizione dei saluzzesi, qualcosa che prima non c’era e che cambierà le abitudini e gli usi. Ci si ritroverà per passeggiate? Per pic-nic? Per lezioni di yoga all’aperto? Per studiare e chiacchierare? Vedremo i nostri concittadini come si comporteranno e come ci sorprenderanno. Noi ora siamo emozionati perché apriamo alla città un nuovo parco e polmone verde, un’area che è anche storica e ricca di cultura. Ci vediamo a Vigna Ariaudo”. “Il FAI da sempre s'impegna per valorizzare il patrimonio culturale – spiega Maurizio Sola, capo delegazione FAI di Saluzzo -, naturale ed artistico del nostro Paese, come anche in questo caso: la delegazione saluzzese è orgogliosa di poter contribuire a far sì che tutti coloro che usufruiranno di questo parco cittadino possano conoscerne le interessanti vicende storiche”.

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