SAVIGLIANO - 25 novembre, le iniziative di Savigliano

Un ricco calendario di eventi messo in piedi dalla Consulta Pari Opportunità, in collaborazione con l'assessorato alla Cultura del Comune e l'associazione “Mai+sole”

19/11/2025 07:34

Si avvicina il 25 Novembre, Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, celebrazione istituita dall’ONU nel 1999.
Anche Savigliano celebrerà la ricorrenza, con un ricco calendario di eventi messo in piedi dalla Consulta Pari Opportunità, in collaborazione con l'Assessorato alla Cultura del Comune e l'associazione “Mai+sole”. Dopo l'apertura con lo spettacolo “2.24 Dueventiquattro”, in scena questa sera, martedì 18 novembre, al teatro Milanollo, domenica 23 novembre – alle 10.50, a palazzo Taffini – arriva “Svelata/mente”, per il ciclo “Concerti della domenica, aperitivi in musica”. Un momento contro la violenza sulle donne, con “Le Nuvole Teatro” di Roma. A cura dell'associazione “Amici della Musica”. Ingresso 10 euro (ridotto 8 euro – soci 5 euro) Info:segreteria@amicimusicasavigliano.org - tel. 393.6899470. Martedì 25 novembre, alle 11, all'ingresso dell'Ospedale Ss. Annunziata, apposizione di una targa sulla panchina rossa, in collaborazione con l'Asl Cn1 e la Consulta Giovani. Alle 18, in piazza Santa Rosa, installazione di scarpe rosse per denunciare la scomparsa di molte donne. Con “Mai+Sole” e l'intervento degli alunni dell’Istituto Cravetta-Marconi. Mercoledì 26 novembre, alle 21, al Centro culturale di piazza Nizza, si svolgerà l'incontro “La violenza di genere come fattore di rischio per la salute della donna: il ruolo dei centri antiviolenza, delle associazioni femministe e dei consultori”. Intervengono: Adonella Fiorito (Pres. Mai+Sole), Elisa Aimo (Ass. Break the Silence Italia APS), Isabella Gastaudo (psicologa psicoterapeuta) e Lorella Flego (Coordinatrice) per i Consultori Familiari ASLCn1. Ingresso libero.  Venerdì 28 novembre, alle 19, presso il Caffè Intervallo di piazza Turletti, l'ultimo appuntamento in programma: l'incontro “Siamo tutt3 vittime del patriarcato”. Evento organizzato da Casa Pride e Break the Silence, in collaborazione con Circolo Maurice (Apericena 20 euro, su prenotazione: 345.5922577 – 375.8070230). Per sottolineare l’adesione della Città alla Giornata contro la Violenza sulle Donne, la Torre civica sarà illuminata di rosso. I dati italiani continuano a essere drammatici: nel 2024 sono state 109 le donne uccise, e nei primi nove mesi del 2025 si contano già 82 femminicidi. Tutte le forme di violenza contro le donne risultano in aumento. Nel 2023 il numero nazionale antiviolenza 1522 ha ricevuto circa 52.000 richieste di aiuto, un dato in crescita costante. Nel 2024, inoltre, 24.000 donne sono state accolte nei centri antiviolenza. Centinaia di bambini e bambine hanno perso la madre per mano del padre, spesso poi incarcerato: l’Italia è tra i Paesi europei con il più alto numero di orfani da femminicidio. Ma la violenza non si manifesta solo nelle forme più estreme. Negli ultimi anni sono aumentate anche le nuove forme di violenza digitale e culturale, spesso invisibili ma profondamente lesive della dignità femminile: dalla condivisione non consensuale di immagini e video intimi, alla diffusione di chat e gruppi online in cui uomini si scambiano foto di mogli e conoscenti, ma anche il cyberstalking, la violenza verbale sui social, e la sessualizzazione forzata delle donne nello spazio pubblico e mediatico. Queste pratiche contribuiscono a normalizzare la cultura dello sminuire, controllare e umiliare le donne. Evidenziano dalla Consulta Pari Opportunità di Savigliano: "Ribadiamo che per fermare la violenza maschile contro le donne e le ragazze non bastano le dichiarazioni di principio: occorre agire sulla prevenzione, a partire dalle giovani generazioni. Proprio per questo è fondamentale introdurre percorsi obbligatori di educazione all’affettività e alla sessualità all’interno dei programmi scolastici, calibrati per età e in linea con le Linee guida Unesco e gli standard dell’Organizzazione Mondiale della Sanità. Solo così sarà possibile diffondere una cultura del rispetto e del consenso, contrastando fin dall’infanzia gli stereotipi di genere che alimentano la violenza. L’Italia, però, è uno dei sette Paesi europei in cui tali percorsi non sono obbligatori. Secondo una ricerca di Save the Children, solo il 47% degli adolescenti ha ricevuto un’educazione affettiva o sessuale, mentre il 91% dei genitori si dichiara favorevole all’introduzione di percorsi obbligatori nelle scuole". "Per crescere adulti e adulte consapevoli, liberi e capaci di relazioni paritarie – aggiungono dalla Consulta – è indispensabile fornire strumenti educativi concreti e accessibili a tutte e tutti. Per questo auspichiamo che il Parlamento modifichi l’emendamento al DDL recentemente approvato in Commissione Cultura alla Camera, che impedisce alle associazioni che operano sui territori di collaborare con gli istituti scolastici per aiutare i/le docenti su temi così delicati non solo alla scuola primaria, ma anche alla secondaria di 1° grado prevedendo per la secondaria di 2° grado il consenso dei genitori. La politica ha la grande responsabilità di contrastare la violenza di genere attraverso la prevenzione che si esplica solo grazie alla grande sfida dell’educazione e della formazione proposta da soggetti preparati e competenti in grado di realizzare progetti per tutelare i nostri ragazzi".  

c.s.

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