Il 28 novembre si è svolto l’apericena con talk “Siamo tutt3 vittime del patriarcato”, voluto dalla Consulta Pari Opportunità di Savigliano nell’ambito delle iniziative per il 25 novembre (Giornata Mondiale per l’eliminazione della violenza sulle donne). L’incontro è stato organizzato e animato dalle associazioni Break The Silence Italia, Maurice GLBTQ e Casa Pride APS. Una serata preziosa, che ha offerto l’opportunità di approfondire le esperienze vissute da donne cisgender e transgender. L’evento ha posto particolare attenzione alle forme di violenza più sottovalutate: microaggressioni, discriminazioni quotidiane, ipersessualizzazione, cancellazione delle identità e vittimizzazione secondaria.
Si è discusso anche del ruolo che gli uomini cisgender possono avere nel cambiamento. Diventare alleati significa riconoscere il proprio privilegio e assumersi la responsabilità di smantellare comportamenti machisti e dinamiche tossiche. Mariachiara Cataldo, Presidente di Break The Silence Italia, ha condiviso riflessioni chiare sulle molte facce della sopraffazione patriarcale, anche quelle più piccole e insidiose. Sofia
Darino, Presidente di Maurice GLBTQ, ha portato la sua testimonianza di attivista e donna trans in un mondo che tende a marginalizzare intere categorie di persone dentro a etichette strette. La moderazione di Chiara Fissore, co-fondatrice di Casa Pride, ha garantito un dialogo profondo e partecipato.
Un ringraziamento speciale va al Caffè Intervallo per l’ospitalità e il servizio impeccabile. Grazie anche all’Amministrazione di Savigliano per il sostegno e la presenza, con l’intervento del sindaco Antonello Portera. Un riconoscimento particolare va a Elisa Aimo, Presidente della Consulta Pari Opportunità di Savigliano e referente di Break The Silence APS, per il lavoro svolto dietro le quinte nell’organizzazione dell’iniziativa e per aver introdotto la serata. Questo evento ha confermato che la lotta contro la violenza richiede consapevolezza, partecipazione attiva e attenzione reciproca, e che solo insieme si può costruire una società più equa e rispettosa.