Tommaso Foti, Ministro per gli Affari Europei, il Sud, le Politiche per la Coesione e il PNRR, ha visitato il sito Alstom di Savigliano questa mattina, lunedì 15 settembre. Di seguito il commento di Michele Viale, Managing Director di Alstom Italia. Siamo onorati di accogliere oggi il Ministro per gli Affari Europei, il Sud, le Politiche per la Coesione e il PNRR Tommaso Foti, la cui presenza conferma l’importanza strategica dello stabilimento Alstom di Savigliano e del territorio piemontese nello sviluppo del settore ferroviario nazionale. In questa cornice, Alstom rinnova il proprio impegno industriale e sociale in Italia, con investimenti in corso pari a 63 milioni di euro già annunciati lo scorso anno, oltre 300 nuove assunzioni nel 2025 e il sostegno a oltre 14.000 posti di lavoro lungo tutta la filiera. Il sito di Savigliano è il centro di eccellenza Alstom sia per i treni regionali Coradia Stream, sia per i treni Avelia ad alta velocità. Rappresenta un modello esemplare di Fabbrica 4.0, frutto degli ingenti investimenti effettuati negli ultimi anni sia nella digitalizzazione, sia nella automazione. A Savigliano, in particolare, l’azienda continua a investire con l’ampliamento e la costruzione di nuovi fabbricati destinati alle attività di testing per treni a idrogeno e per i treni Avelia Stream 300, oltre all’introduzione di nuove linee di produzione per i treni regionali, con un conseguente incremento della capacità produttiva. Savigliano si conferma così un polo d’eccellenza per l’innovazione e la produzione nel settore del rolling stock. Secondo l’Impact Report realizzato da EY per Alstom Italia, nel solo anno fiscale 2024 l’azienda ha generato un valore aggiunto al PIL italiano pari a oltre 1,019 miliardi di euro. Un risultato che conferma la solidità del nostro modello industriale e la profonda integrazione con il tessuto economico del Paese. Il report evidenzia inoltre la rilevanza della filiera nazionale: 1.517 imprese italiane coinvolte nella fornitura di beni e servizi per un valore complessivo superiore agli 829 milioni di euro. Un ecosistema produttivo esteso, dinamico e radicato, che contribuisce a rafforzare la competitività del comparto ferroviario italiano anche a livello internazionale.