SAVIGLIANO - L’assemblea delle Terre dei Savoia accoglie tre nuovi Comuni

Nell’appuntamento di sabato 24 maggio l’associazione ha dato il benvenuto a Busca, Villafranca Piemonte e Oncino. Sono state poi tracciate le linee progettuali future

28/05/2025 09:47

Si è tenuta nella mattinata di sabato 24 maggio, presso Palazzo Taffini d’Acceglio a Savigliano, l’Assemblea Ordinaria dei Soci dell’associazione Le Terre dei Savoia. Dopo i saluti introduttivi del sindaco di Savigliano Antonello Portera, la mattinata di lavori è entrata nel vivo. Durante l’assemblea il presidente Valerio Oderda ha ricordato le progettualità realizzate nel corso del 2024 e quelle in fase di attuazione nel 2025, sottolineando l’atavica sensibilità associativa verso le tematiche culturali, turistiche, educative e naturalistiche, nonché l’esperienza di Terre dei Savoia nella progettazione europea (da DigiCULT al recente progetto numero 20119 “SavoiaExperience. Un circuito turistico e culturale nel cuore dell’Europa” finanziato all’interno del programma Interreg VI-A Francia-Italia ALCOTRA 2021-2027). Non solo progetti, però, ma anche momenti di aggregazione congiunta come la Giornata dei Giardini delle Essenze e Biblioteche in Festa (format ormai riconoscibili sul territorio che mirano proprio ad acuire la collaborazione cross-territoriale e lo scambio di buone pratiche) e la celebrazione di tre nuovi ingressi, ovvero Busca, Oncino e Villafranca Piemonte. Non sono mancati, ovviamente, momenti di confronto tra i presenti, volti ad ipotizzare le future traiettorie di sviluppo dell’associazione. Un futuro che verosimilmente passerà da appositi tavoli di lavoro, da intendere come elementi fondanti di una survey professionale contenente le linee guida da adottare per la crescita associativa del domani.
 
Non è un caso, allora, che a margine dell’assemblea sia stato dedicato a due diversi panel di approfondimento su Pubbliche Amministrazioni, corpi intermedi e reti di comunità, volti a fornire stimoli e suggestioni ai presenti. Dopo i saluti del governatore della Regione Piemonte Alberto Cirio (in videomessaggio), dell’assessore all’Agricoltura e al Commercio Paolo Bongioanni, delle consigliere regionali Federica Barbero e Marina Bordese e dell’europarlamentare Giovanni Crosetto, il primo panel ha offerto una riflessione sul coinvolgimento dei territori e sulle politiche partecipative con Angelo Perez e Luigi Vallome di Weco moderati da Michele Pianetta di Prokalos. Individuare le potenzialità e sfruttarle nel patrimonio culturale e per lo sviluppo del territorio è uno strumento che promuove l’innovazione sociale, la valorizzazione di un patrimonio artistico-culturale e naturalistico e, attraverso questo, di un eventuale percorso turistico, può coinvolgere l’intera comunità arrivando appunto a generare su questa ricadute sociali. La rilevazione delle esigenze, dei punti di forza e di debolezza di un territorio si può fare quando più sindaci, più amministratori uniscono le forze e si confrontano, mettendo così a sistema i bisogni di più realtà e cercando insieme risposte complessive.
 
Il secondo panel invece si è svolto sotto forma di intervista congiunta sulle prospettive future dei corpi intermedi, con il presidente Valerio Oderda, l’analista di Youtrend Lorenzo Pregliasco e la giornalista di Skytg24 Ambra Orengo. Un confronto da cui è emersa la frammentazione del sistema Paese, come osservato da Pregliasco, una frammentazione che parte dai grandi sistemi politici e partitici per poi arrivare alla quotidianità dei singoli cittadini, ormai frammentati persino sulle innumerevoli proposte di tempo libero. Ma anche per questo l’impegno degli amministratori diventa più incisivo che mai, per la necessità contingente di raccogliere spinte, desideri e bisogni al fine non solo di dare risposte oggi, ma di creare una progettazione futura.
 
Valerio Oderda ha dichiarato: “Fare l’amministratore locale è difficile ora più che in passato perché bisogna intercettare ciò che i cittadini vogliono e si aspettano, rendere compatibili le risposte attuali con la visione a medio-lungo termine e la vera abilità nella gestione della polis oggi è non solo individuare le varie tipologie di esigenze, ma le possibili evoluzioni future di quei bisogni. Il nostro è un territorio di per sé molto frammentato, solo in Provincia di Cuneo abbiamo 247 Comuni, ma se recuperiamo le nostre radici fatte di servizi, cultura, agricoltura e cibo allora possiamo tracciare il perimetro di un modello buono, ricco, proiettato nel futuro. Dobbiamo costruire e proseguire lungo il percorso insieme, solo così potremo creare davvero un modello turistico virtuoso, in grado di promuovere e valorizzare il nostro territorio”.

c.s.

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