Ha registrato circa 300 passaggi lo Swap party organizzato sabato pomeriggio, a palazzo Longis, dal progetto Oceano di Oasi Giovani. Cogliendo appieno lo spirito di riuso e sostenibilità dell'iniziativa, ciascun partecipante ha portato con sé una quindicina di capi, dando vita ad una catena virtuosa di scambio di indumenti che hanno così potuto tornare a nuova vita. Dai pantaloni alle t-shirt, dai vestiti per bambini alle borse, dalle camicie alle felpe, in tanti hanno rimesso in circolo vestiti non più utilizzati. Nel salone di palazzo Longis era presente il personale della sartoria sociale “Oasi del cucito”, che ha effettuato in tempo reale orli e piccole riparazioni, oltre a “stravolgere” alcuni capi in modo moderno e creativo. I presenti hanno ad esempio potuto assistere alla trasformazione di vecchi jeans in originali borsette. Anche questa volta è stato dedicato uno spazio alla cultura e alla solidarietà. L'Ashas, associazione a favore di persone con disabilità, ha proposto libri usati e vinili ad un prezzo simbolico, a sostegno delle proprie attività benefiche. All'ingresso, poi, il gruppo di cucito “Intrecci” ha proposto dei simbolici portachiavi fatti a mano: il ricavato, 150 euro, sarà devoluto a Medici senza frontiere, a sostegno del popolo palestinese.