CUNEO - Cuneo, a che punto è la ‘rivoluzione’ dei trasporti pubblici?

Secondo i dati, solo il 16% della popolazione del capoluogo viaggia in autobus. Ma l’assessore Mantelli prevede un incremento significativo con le nuove linee

Andrea Cascioli 26/11/2019 11:54


Sono passati nove mesi dall’entrata in vigore della nuova rete del trasporto pubblico locale nella conurbazione di Cuneo. Una ristrutturazione del servizio articolata su undici linee, con l’obiettivo di migliorare i collegamenti tra l’altopiano, le frazioni e quattordici comuni dell’hinterland. Il piano, predisposto dall’Agenzia della Mobilità Piemontese e messo in atto dall’amministrazione comunale insieme al Consorzio Granda Bus, punta al miglioramento della frequenza dei passaggi e all’ottimizzazione delle tratte. Sull’altopiano, tutte le linee toccano ora la stazione ferroviaria e corso Nizza/piazza Galimberti con passaggi ogni 15 minuti in direzione piazza d’Armi, San Rocco Castagnaretta e Borgo San Dalmazzo. Il centro storico viene invece ‘circumnavigato’ dai mezzi che portano alla stazione ferroviaria e al Movicentro ogni 8 minuti. Una ‘rivoluzione’ che non ha entusiasmato tutti (si vedano le perplessità espresse dal comitato pendolari e dal Movimento 5 Stelle) e su cui si è tornati a fare il punto in Consiglio comunale con l’interpellanza presentata da Ugo Sturlese di Cuneo per i Beni Comuni: “Fin dall’inizio erano emerse alcune criticità (disfunzioni sulle linee 6A-6B, rarefazione delle stazioni in alcune frazioni, raddoppio dello sbigliettamento per alcuni percorsi) che sono in parte sono state corrette”, come testimoniato anche da “alcune critiche emerse nel recente Consiglio comunale aperto sulle questioni giovanili in relazione al trasporto scolastico”. Il consigliere di opposizione ha quindi sollecitato una valutazione sul gradimento del nuovo servizio da parte degli utenti, anche “rispetto alla non felice situazione precedente (16-17% di uso del mezzo pubblico secondo i dati PUMS, se pure riferiti a rilevazioni non recenti)”. L’assessore ai Trasporti Mauro Mantelli ha assicurato che una valutazione in tal senso verrà fatta a febbraio, a un anno esatto dall’entrata in vigore della nuova rete. I primi dati, comunque, sarebbero incoraggianti: “Stando agli sbigliettamenti, al momento risulta un incremento di viaggiatori trasportati tra il 7% e il 9%”. Numeri a cui si aggiungono le stime sulla navetta gratuita dal cimitero, per la quale si valuta una media di 40 passeggeri per ogni corsa nei giorni di mercato e 20-25 passeggeri negli altri giorni. Rispetto al piano iniziale, ha ricordato l’assessore, “ci sono già stati interventi a Confreria e nel centro storico, dove da un mese abbiamo eliminato il passaggio in via Savigliano perché c’erano problemi segnalati anche dai sindacati”. Tra pochi mesi, quindi, si capirà se la ‘rivoluzione’ ha sortito i suoi effetti su uno dei settori della mobilità più critici per l’amministrazione. In assenza di dati recenti, anche il recente rapporto Ecosistema urbano di Legambiente e Ambiente Italia ha bocciato il trasporto pubblico locale, pur inserendo la città di Cuneo tra le venti più ‘verdi’ d’Italia. Un dato lusinghiero arriva invece dall'odierno rapporto iCity Rank sulle smart city italiane, secondo il quale gli autobus di linea cuneesi sono i più veloci tra quelli di tutti i capoluoghi di provincia.

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