CUNEO - Figliuolo in visita all'hub vaccinale della caserma Vian: “Dal 10 gennaio booster 4 mesi dopo la seconda dose”

Il Commissario straordinario all'emergenza Covid a Cuneo. "Credo che Novavax possa convincere gli indecisi, è un vaccino sicuro come gli altri"

Samuele Mattio 27/12/2021 11:40

“Credo che Novavax, un vaccino proteico di tipo tradizionale, possa convincere quegli indecisi che stanno ancora cercando di capire se farlo o meno. È sicuro come gli altri, autorizzato dalle agenzie regolatorie dopo opportune sperimentazioni. Verrà usato per i cicli primari, dai 18 anni in su. La prima tranche dei 2,9 milioni di dosi, circa un milione e mezzo, arriverà tra fine gennaio e inizio marzo”.
 
Si è espresso così sulla “nuova arma per combattere la pandemia” il Generale Francesco Paolo Figliuolo, commissario straordinario all’emergenza Covid, in visita stamane (lunedì 27 dicembre) alla caserma “Vian” di Cuneo, dove è stato allestito un hub per i vaccini. A un anno esatto dall’inizio della campagna vaccinale “l’uomo forte” voluto dal governo Draghi è stato accolto, tra gli altri, dal presidente della Regione Alberto Cirio, dal sindaco di Cuneo Federico Borgna e dal Prefetto Fabrizia Triolo. “Per me è un piacere tornare nel Cuneese - ha detto Figliuolo -. Ho fatto molti anni a Fossano e Saluzzo, qui mi sento a casa. Siamo in hub molto ben organizzato e affollato, il che fa onore a Cuneo e ai cuneesi”.
 
“Stiamo procedendo velocemente sulla terza dose - ha spiegato il Commissario straordinario all’emergenza -. Il Piemonte sta facendo benissimo la sua parte, ha una percentuale di tre punti sopra la media. Oggi apriamo alla fascia 16-17 e ai 12-15 fragili. Dal 10 gennaio, sentiti i governatori tra cui il presidente Cirio, partiremo con il booster a quattro mesi per tutti quelli che possono essere vaccinati con terza dose. Questo ci darà un ulteriore impulso, stiamo correndo per cercare di arginare la variante Omicron”.
 
La data, che fino ad ora era soltanto un’ipotesi, è stata dunque confermata ufficialmente stamane dalla caserma del II Reggimento Alpini. Poi Figliuolo ha espresso la sua apprensione per coloro che non hanno ancora aderito alla campagna vaccinale. “A preoccuparmi di più sono gli indecisi, quei cinque milioni e 750 mila italiani che non hanno avuto alcuna dose. Siamo al 90% tra prime dosi e guarigioni, ma nella fascia tra i 30 e i 59 anni ci sono milioni di persone che potrebbero essere raggiunte dall’inoculazione e dare anche loro una mano ad arginare il virus e le varianti.”
 
Dal generale è arrivato anche un commento sulla variante Omicron: “È molto più contagiosa, dal doppio a cinque volte rispetto alla Delta. Fortunatamente per ora non si stanno avendo evidenze cliniche di gravità. Chi ha la vaccinazione completa e soprattuto chi ha fatto il booster è molto coperto, in queste persone non registriamo ospedalizzazioni, ma gli studi sono ancora in atto”.
 
“Ringrazio il generale Figliuolo per la sua visita - ha affermato il governatore piemontese Alberto Cirio -, è stato un momento di piacevole incontro e di confronto. Ascoltare le sue parole di stima per il Piemonte è la miglior risposta e il miglior segno di gratitudine verso le persone che si stanno vaccinando”.
 
Dopo la visita cuneese il presidente ha accompagnato il Commissario straordinario all’emergenza a Torino, dove a mezzogiorno visiterà l’hub vaccinale per bambini della Fondazione Compagnia di San Paolo (in via Gorizia 112/A) e successivamente l’hub vaccinale del Sermig Arsenale della Pace (in piazza Borgo Dora). 

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