Riceviamo e pubblichiamo:
Desidero esprimere il mio profondo dissenso circa le opinioni espresse da Francesco Albanese, responsabile cittadino di Azione Cuneo circa l’inopportunità che il Consiglio Comunale possa discutere temi di carattere nazionale o anche internazionale.
In primo luogo perché le decisioni prese in tali contesti, a partire dalla decisione dell’Unione Europea di destinare il 5% del PIL alla spesa per armamenti, determinano conseguenze spesso pesanti per i cittadini, ad esempio un aumento dell’IRPEF di 70.000 euro per i contribuenti dei Comuni dell’intero Piemonte ed è prevedibile che anche le risorse attribuite dal Governo agli Enti Locali subiranno pesanti tagli, come pure il finanziamento assegnato alle Regioni per il Servizio Sanitario Nazionale.
In secondo luogo tali decisioni vengono assunte e giustificate mediante la diffusione di fake news, come autorevolmente sostenuto dall’attuale Pontefice, non sempre facilmente riconoscibili dai cittadini che devono trovare anche nel Comune, come in parte si sta già facendo, gli strumenti per riconoscerne la infondatezza. Infine parrebbe gravemente omissivo il comportamento di un Consiglio Comunale che non condannasse fermamente talune situazioni internazionali, quali il genocidio del popolo palestinese attuato dal governo israeliano con una reazione sproporzionata rispetto alla pur esecrabile attentato compiuto il 7 ottobre 2023 da parte di Hamas, che ha determinato la morte di oltre 1000 giovani israeliani.
Il contributo del Comune dovrebbe andare anche nel senso di fornire sempre maggiori occasioni per una approfondita informazione dei cittadini sulle cause profonde e anche storiche di tali drammatici eventi come pure dell’aggressione russa all’Ucraina, senza dimenticare di rilevare il lungo silenzio e le responsabilità dell’Occidente e dell’Europa in particolare per una mancata iniziativa che fosse rivolta a prevenire tali conflitti.
Ugo Sturlese
Cuneo per i Beni Comuni