CUNEO - Taser ai vigili, tre avvocati rispondono a Cuneo Possibile: “Non si ignorino le regole di utilizzo”

Gli “addetti ai lavori”, esponenti dell’associazione Panta Rei, difendono l’impiego della strumentazione: “Cosa dovrebbe temere un cittadino rispettoso?”

Redazione 17/07/2025 17:35

Riceviamo e pubblichiamo: Con riferimento all’articolo a firma “coordinamento Cuneo Possibile” pubblicato in data 17 luglio 2025 e relativo alla dotazione di taser alle forze dell’ordine di Fossano, desideriamo esprimere, da addetti ai lavori, alcune considerazioni. Il link, molto utile ed interessante, fornito dal coordinamento di cui sopra, è stato esaminato e sarà certamente utile anche alle forze dell’ordine che dovranno decidere se e quando eventualmente utilizzare l’arma. Quello che viene omesso, e che sarebbe di altrettanta (e forse addirittura maggiore) utilità, è il protocollo che stabilisce le regole per l’utilizzo stesso del taser. Trattandosi infatti di arma propria (al pari di quelle da fuoco che sono in dotazione alle forze dell’ordine) ha una specifica regolamentazione relativa al suo utilizzo. Particolarmente degna di attenzione è la previsione secondo la quale l’arma può essere utilizzata quando un individuo opponga resistenza attiva a un intervento delle forze dell'ordine o rappresenti un pericolo per sé o per altri. Inoltre si sarebbe potuto leggere che il suo utilizzo prevede delle fasi ben precise: l'identificazione di un pericolo reale e concreto, l'avvertimento verbale, l'esposizione dell'arma, una scossa di avvertimento e, solo se necessario, l'uso effettivo (esattamente come avviene per le armi da fuoco, che, al pari del taser, possono provocare danni ed uccidere). Tali argomentazioni, peraltro, sono state da noi affrontate in un convegno sulla “sicurezza” tenutosi a Vicoforte nel marzo scorso (il riferimento è al convegno dal titolo “Dalla violenza fisica a quella digitale - Nuove frontiere per la sicurezza dei cittadini” promosso dall’associazione Panta Rei, ndr). Per cui, che si voglia parlare di safety (sicurezza o salvezza da danni intenzionali) e di security (sicurezza o garanzia da danni intenzionali) entrambe indispensabili per garantire la sicurezza in diversi contesti, l’elemento di discrimine è il mancato rispetto delle norme del vivere civile. Cosa deve infatti temere un cittadino che, ad un fermo (sia esso in auto o a piedi), rispetti la richiesta ed esibisca tutta la documentazione del caso?   Avv. Carla Sapino
Avv. Laura Mana
Avv. Maurizio Paoletti

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